Debbo dire che con la gita Nettuno-Ferriere (Nettuno Explorer) il Presidente randagio mi ha battuto sul "mio" territorio, dove erravo a pedali forse già prima che lui nascesse... a mia parziale attenuante solo che ho sempre cercato di raggiungere il mare e Torre Astura, senza vagare per l'interno, cosa che invece è venuta inaspettatamente simpatica.
Il punto di partenza è stato, ovviamente, il laghetto Granieri e il bosco di Foglino, dal fango micidiale mistura terra-sabbia-creta.
Per una volta la Strega non si è tenuta il mio cambio, e solo perchè quando si è bloccato per il fango (ad un certo punto si blocca sempre per il fango) stavolta non ho forzato sui pedali (sarebbe stato il terzo, comunque, dopo un Alivio e un Altus...tranquilli, roba di poco valore).
La giornata, plumbea, è stata rallegrata da pioggerella e freschetto, mai un raggio di sole, il che ha sicuramente contribuito a mantenere alto il morale. Con il sole, infatti, tendi a chiederti cosa ci combini lontano dal mare.
Dislivello quasi zero, ovviamente, e un bel po' di asfalto. Io avrei voluto investigare qualche ulteriore tratturo per allargare il giro ad una quarantina di chilometri almeno, ma alla fine la voglia di gelato, e la mancanza di vettovaglie di alcuni, hanno prevalso sulla volontà esploratoria. Vorrei comunque inserire qualcuno dei percorsi in un simpatico itinerario Lanuvio-Nettuno.
Le campagne sono state una sorpresa, intensamente coltivate, quasi all'uncinetto. Abbiamo anche incrociato un gregge di cani pastore, guardati a vista da alcune pecore. Ormai sono diventato bravissimo a sfidare i cani, non li temo piu', e comunque mi sono infilato proprio in mezzo al gruppo, due appetitose fanciulle ai lati, una davanti e una dietro, non si sa mai. Anche perchè c'erano più cani che ciclisti...
Una brutta paura quando un automobilista ha puntato contro il gruppo che svoltava a sx per prendere un tratturo e ha cercato di forzare il passaggio... frenando all'ultimo momento... ragazzi sono troppo vecchio per queste cose, già pensavo di dovervi raccogliere a pezzetti...
Infine il rush finale!!! Ritornati sull'asfalto ci siamo messi a viaggiare oltre (di poco) i 20 all'ora sulle gomme tacchettate, impedimenta comprese, fino a Nettuno. Ho smaltito il megapanino del Norcino di Nettuno solo negli ultimi 5 chilometri, per il resto ho pedalato contro la panza piena.
Purtroppo sulla strada asfaltata che attraversa il bosco di Foglino ci saranno stati almeno un chilometro di sacchetti dell'immondizia allineati sul bordo del bosco. Accade perchè a Nettuno hanno messo la raccolta differenziata. Non è fatta molto bene, ma i villici non la gradiscono e si vendicano così. La monnezza in questione si aggiunge a quella generata dalle signorine che ivi esercitano la loro professione, con un effetto che mi ha fatto venire un violento attacco di depressione.
Che gente siamo, capaci di abbandonare i sacchetti di mondezza sul limitare di un bosco così bello? Ma che hanno in testa? Io sono disperato, quando vedo queste cose mi chiedo sempre se valga la pena salvare il popolo italiano o non sarebbe meglio venderlo all'ISIS.
Debbo anche dire che queste cose, nelle zone dove si installarono i Veneti chiamati da Mussolini a bonificare la zona, non si vedono.
Evidentemente nei dintorni sono soprattutto autoctoni o peggio.
Grazie per la lexione, Presidente.
lunedì 12 gennaio 2015
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