FINALMENTE! Le truppe di terra si muovono! Parte da Roma la riconquista di Palmira dalle mani dell'ISIS!
La superiorita'dell'armame nto difenzivo e offensivo non lascera' scampo al nemico!
FINALMENTE! Le truppe di terra si muovono! Parte da Roma la riconquista di Palmira dalle mani dell'ISIS!
La superiorita'dell'armame nto difenzivo e offensivo non lascera' scampo al nemico!
Alla fine siamo riusciti ad organizzare un'escursione tardo-pomeridiana per vedere qualcosa di diverso dal solito ufficio-albergo. Purtroppo, chiudendo tutte le location turistiche alle 4, siamo stati costretti a ripiegare sulla citta' vera e propria... niente piramidi (che pero' ho avuto fortuna di vedere in un magico colpo d'occhio in avvicinamento all'aeroporto).
Siamo andati alla vecchia Cairo, per vederne almeno una parte (quella islamica). Purtroppo, anche a causa del sole che comunque tramonta alle 6 e mezza, non abbiamo potuto vederne ne' quella copta ne' quella romana.
Comunque su 4 ore di escursione, due le abbiamo passate in auto per andare e venire, vedendo di tutto, anche bus senza luci (totalmente) pulmini nuovi senza targa (ancora non l'avra'avuta... la burocrazia e' molto pesante), pedoni fermi in mezzo ad una 4 corsie... e soprattutto un concerto dodecafonico per clackson!
Dal che si capisce che la hit parade della meccanica prevede quanto segue (dal piu' gettonato):
1) motore
2) volante
3) clakson
4) aria condizionata
5) freni (dei quali non c'e'vero bisogno... tanto ti fermano gentilmente gli altri automobilisti! Sui pedoni nn bisogna fare affidamento che pur di non rallentarti si sdraiano sotto l'auto).
Un'altra cosa stranissima e' la pressocche' completa assenza di ambulanze... forse anche perche' la sanita' pubblica non esiste piu', al pari dell'istruzione pubblica. Insieme con la vita media di 58 per gli uomini e 62 per le donne e un rateo di incidenti mortali da traffico pari a 34 volte quello europeo...
Comunque e' arrivato alla fine il momento di lasciare il nostro riparo di acciaio per spostarsi a piedi verso la citta' vecchia, e abbiamo dovuto attraversare una bella piazza dove sfociavano due o tre strade a due corsie ciascuna.
Dovessi dire, abituato a negoziare il passo ad ogni incrocio romano, la cosa non mi ha preoccupato piu' di tanto. Ho visto che riuscivo a distinguere con chiarezza le intenzioni dei guidatori. Chi accelerava, chi era disposto a fermarsi, l'indeciso che potevi passargli avanti e si fermava. Meno attenti i miei colleghi e anche la guida locale, che sono convinto di aver salvato dall'investimento da parte di un auromobilista che lui pensava si sarebbe fermato, io avevo ben capito che no... e non lo ha fatto.
Vale la solita tecnica motociclistica, guardali negli occhi!
La cosa che lascia veramente senza fiato sono le auto che ti caricano, ovvero che non si contentano di lasciarti passare quando stai davanti a loro, ma accelerano per passare comunque prima o solo per farti affrettare. La reazione europea sarebbe quella di estrarre il guidatore dall'abitacolo ( tanto parliamo sempre di ingorgo perenne, lo ribecchi 50 metri piu' in la') e lasciarlo accanto all'auto ad attendere l'ambulanza...
Nelle stradine del centro storico i mezzi a due ruote hanno la stessa funzione anti pedone delle auto. Tanti vesponi, anche in ottimo stato. Li' ho visto la prima bici operativa, quella di un venditore di pane che zigzagava sui 20 all'ora tra la folla, tenendo in bilico sulla testa una scala a pioli sulla quale abitualmente porta il pane.
In una di queste sinusoidi il montante anteriore della scala e' passato anon piu' di 4 cm dalla testa di uno dei miei colleghi (andava ad almeno 20 all'ora)... se ti piglia poi fagli causa!
Quando siamo usciti da una delle porte della citta', un'auto condotta da una ragazza velata ha suonato e ha infilato il fornice, alla faccia della nostra presenza li'... fuggi fuggi, in barba placida presenza di una torma di poliziotti che non ha alzato un dito, malgrado noi si porti valuta pregiata. Li' l'automobilista e' il cavaliere, il pedone il servo della gleba che deve cedere lo passo.
Infine un'ultima magica visione della citta' vecchia... un tizio su di un magnifico cavallo (arabo?) che stava entrando anche lui nella porta... come avra' fatto a tenere buono un cavallo in quel casino, visto che quando li incontriamo in bici scalpitano sempre, proprio non so...
Nella parte piu' elegante dei quartieri europeiggianti, compaiono i semafori. Ovviamente attento a non fermarti col rosso, e' il modo migliore per essere tamponati. Se poi sei solo e proprio ti fermi, dopo un attimo artiva qualcuno e ti strombazza per dire "muoviti deficiente, non lo vedi che e' rosso?"
E le bici?
Pare che il Presidente nuovo stia consigliando di usare la bici tra il sarcasmo generale. In realta', a parte le distanze rilevanti e il caldo da luglio romano, la maggior parte degli spostamenti li fai su giganteschi stradoni i cui marciapiedi sarebbero anche utilizzabili come piste.
Sicuramente la parte meno abbiente della popolazione ne guadagnerebbe in salute fisica ed efficienza di spostamento. E non solo loro.
Come ha detto la guida "Pur di non rimanere le ore nel traffico la gente farebbe qualsiasi cosa, anche andare in bicicletta".
Minchia, quanto in basso sarebbero disposti a scendere!
Mentre uscivo dalla mia stanza di ufficio un giovane collega si e' messo a ridere e ha insistito per farmi una foto...
Ormai i tenuta estiva, pantaloni & camicia di lino, un vero soldato del cilomobilismo....