Un po’ di tempo fa ho letto un post dove ci si
chiedeva se Salvaciclisti non sia piu’ orientato a contrastare le auto che a
promuovere la sicurezza ciclisti.
Il post testimonia che non sono il solo ad
avere questa impressione, e ce l’ho da parecchio tempo, direi sin dall’inizio.
Diciamo che Salvaciclisti italiano vede nell’auto il
nemico della bicicletta tout-court, senza magari contare che l’originale #saveourcyclists
inglese nacque per un problema
(orribile) di ciclisti schiacciati dai lorries, gli autotreni.
Problema che peraltro nella sua dimensione sembrerebbe
confinato al Regno Unito (mi rendo conto che nell’Italia attuale queste
precisazioni assomiglino a pipincate, ma nel mondo della sicurezza se
vuoi risolvere i problemi reali bisogna essere rigorosi).
Oddio, sicuramente se non ci fossero automobili
la bicicletta sarebbe più sicura, ma e’ anche vero che una cosa è condividere
la strada con le auto in maniera sicura, un’altra (cercare di) spazzare via le
auto dalle strade, cosa che, ammesso che
sia fattibile, richiede un approccio estremamente piu’ robusto, sia dal punto
di vista politico e concreto. Nel frattempo anche gli automobilisti buoni, quelli che non ce l’hanno di principio con le
biciclette, potrebbero cominciare a metterti anche loro i bastoni tra le ruote... e allora e' finita.
Comunque, in termini pratici abbiamo che un
conto e’ combattere l’abuso dell’auto, un conto è combatterne l’uso. E prima di
decidere cosa combattere, tanto per pipincare un altro pochino, proviamo a fare una classifica dei concetti
di uso e abuso.
Nella migliore tradizione regolamentare,
vediamo di avere una definizione dei termini “uso” e “abuso”:
uso: L'adoprare: inteso come ‘funzione’
abuso: Uso eccessivo, illecito o
arbitrario.
Basta prendere le definizioni per capire subito
che combattere l’abuso è molto più naturale, immediato, politicamente
difendibile, e certamente piu’ semplice. Proprio perche’ e’ abuso.
Per non rischiare di criminalizzare l’uso dobbiamo innanzitutto partire dal fatto che
ognuno sceglie il mezzo di trasporto piu’ adatto alle proprie esigenze, in
termini di collegamento, orari, tempo di trasferimento, comfort e costo del
trasporto.
Magari non in quest’ordine necessariamente, ma
di sicuro per andare da A a B deve esistere un mezzo che ti ci porta all’ora
che vuoi andarci tu, e con un adeguato livelle di sicurezza.
Dopodiche’ viene il costo (devo poter pagare la
tratta) il tempo di percorrenza e il confort di viaggio. E ancora dopo vengono
altre categorie di preferenza, un po’ meno legate al concetto di spostamento,
tipo la privacy del mezzo individuale, che pero’ non va sottovalutata nelle
scelte fatte dalle persone.
Possiamo
dire che l’uso legittimo di un mezzo di trasporto, e quindi della
macchina, si ha quando questo mezzo e’
migliore in una o una combinazione di
queste categorie. Che pero’ ognuno si sceglie
liberamente come crede.
E l’abuso? Beh, innanzitutto io vedo un primo
tipo di abuso, che chiamerei “abuso funzionale”, ovvero quando un mezzo di
trasporto non e’ in realta’ conveniente rispetto ad altri modi di spostarsi,
per esempio a piedi, ma viene utilizzato lo stesso. L’andare dal tabaccaio 200
metri più in la’ con la macchina e’ il piu’ classico degli esempi.
Accanto a questo vi è una forma di abuso molto
piu’ grave, quello regolamentare, ovvero quando l’uso della macchina,
conveniente o meno, e’ legato alla
violazione di qualche norma. Per rimanere all’esempio precedente, lasciare la
macchina in seconda fila mentre si comprano le sigarette perche’ non c’e’ posto
di fronte al tabaccaio.
A Roma la sosta irregolare e’ una delle forme
piu’ diffuse di abuso regolamentare… ve ne sono altre anche piu’ pericolose o
fastidiose:
-
l’eccesso
di velocità
-
la
guida in stato di ebbrezza
-
l’uso
del telefonino alla guida
e in genere le violazioni al codice della
strada.
Per me la lotta alle auto, a Roma ed in gran
parte dell’Italia, è prima di tutto lotta all’abuso regolamentare, che alla
fine si tratta solo di avere quello che ci e’ gia’ dovuto come cittadini.
Prendiamo il centro storico di Roma. Anche con
la poca pedonalizzazione che abbiamo, entraci e’ comunque piu’ difficile. Ma se oltre alla ZTL il
Municipio fosse efficace nel contrastare la sosta irregolare, praticamente la
sera nessuno ci andrebbe
Dopodiche’, una volta compressa l’area dell’abuso
regolamentare, si puo’ passare a comprimere l’area dell’abuso funzionale ma
solo dopo averla fatta espandere a spese dell’area dell’uso.
Ma siamo matti ? Che vuol dire? Vuol dire che
partiamo da una considerazione molto semplice. A Roma treni, metro, tram, linee
dirette, linee espresse sono sempre piene da scoppiare. Questo significa che la
domanda di trasporto pubblico di qualità e’ forte, fortissima e in gran parte insoddisfatta.
C’e’ un sacco di gente che vorrebbe lasciare a casa l’auto e non puo’.
E quindi la prima cosa da fare se vogliamo
combattere le automobili non è espandere l’uso delle biciclette, ma la famosa
cura del ferro di Tocci, treni e metropolitane. Il tram puo’
essere un miglioramento rispetto al bus, ma le distanze e le quantità in gioco a Roma
richiedono ben altri mezzi.
In questo modo si espande l’area dell’abuso
funzionale dell’auto, ma stavolta a danno dell’area dell’uso. Ovvero ne fai crollare la convenienza in
termini di mezzo di trasporto…
Dopodiche’ diventa molto più semplice dire alle
persone non prendere l’auto, o addirittura, non ti comprare l’auto, o almeno
non ti comprare una seconda auto.
In una citta’ come Roma credo proprio che la lotta
strategica all’auto come mezzo di trasporto (non come hobby) la si faccia
soprattutto con il trasporto pubblico di qualità.
Cari amici ciclisti, in una citta' cosi' grande e affollata la bicicletta puo’
avere un ruolo al massimo tattico. Se pensate di sostituire metro A e B con biciclette vi trovereste un mega ingorgo ciclistico e comunque problemi spaventevoli di parcheggio, come a Stoccolma.
E’ con la metro che si libera Roma dalle
macchine, non con il pedale. Peccato che la Raggi faccia finta di non capirlo e continui a proporre palliativi inefficaci, invece di espandere la rete ferroviaria e metropolitana.
Quindi va benissimo fare piste e corsie ciclabili per aumentare l'uso della bici, ed e' necessario stroncare la sosta irregolare e piazzare autovelox per contenere lo strapotere delle auto. Ma senza una serie rete di metropolitane il sogno di una Roma liberata dalle auto rimarra' tale.
Quindi va benissimo fare piste e corsie ciclabili per aumentare l'uso della bici, ed e' necessario stroncare la sosta irregolare e piazzare autovelox per contenere lo strapotere delle auto. Ma senza una serie rete di metropolitane il sogno di una Roma liberata dalle auto rimarra' tale.
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