Lavori in corso per le piste romane |
Infatti, oltre a lanciare altre iniziative, sono stati avviati i lavori per ricucire (per quanto umanamente possibile) l'ormai non piu' trascurabile patrimonio di piste ciclabili della citta', in modo da valorizzarne l'utilita' per l'impiego di tutti i giorni.
Anche le nuove iniziative saranno comunque prese tenendo presente il concetto di connessione e ampliamento della rete esistente.
Per noi ciclisti, apparentemente l'unico gruppo oltre ai bancarellari ad aver tratto vantaggio dall'amministrazione Raggi, il momento e' veramente emozionante, praticamente storico.
Sull'onda di un manufatto coerente e realizzato in maniera finalmente accettabile, ovvero la pista della Nomentana, si sono potuto misurare i vantaggi di una buona pista ciclabile... mettere le piste in rete, se non fa fare i giri di Peppe, moltiplica tali vantaggi.
Innanzitutto vengono aggiunte alla ciclabilita' cittadina alcune piste fondamentali, per esempio la Tiburtina. Di altre francamente non mi va di leggere per non rischiare la delusione, mi basta che anche la Prenestina sia lanciata per -molto egoisticamente- coprire la gran parte dei miei itinerari.
La novita' e' l'importanza ai tratti di collegamento, primo dei quali il collegamento Tuscolana-Termini passando per Castro Pretorio, quindi sotto il mio ufficio. Immagino che cio' accadra' utilizzando il grande marciapiede vuoto di Castro pretorio, lato Caserma Macao / Biblioteca Nazionale, che puo' essere facilmente prolungato fino a Santa Bibiana e da li' congiunto con Tiburtina e Prenestina (via Giolitti)... la mente vacilla!
NOTA: A proposito dei Giri di Peppe...Per andare da Nomentana a Termini il percorso piu' breve e' attraverso Via XX settembre fino ad incrociare Via Goito e poi dritti per Piazza Indipendenza... passare per Castro significa allungare!
Quindi dalle stelle alla costellazione... ma la notte fuori rimane sempre nera.
Si' perche' le piste rimangono l'unico successo, per adesso cmq molto limitato, di un'amministrazione che non ha portato miglioramenti concreti alla vita cittadina, anzi se si considera il blocco delle metropolitane, il blocco dello stadio della Roma (prima edizione) la rimozione dell'interesse pubblico dalle torri dell'EUR, le cui conseguenze fortemente negative non saranno cancellabili nel futuro.
La mia generazione forse vedra' la rete ciclabile, ma di sicuro non la rete di metropolitane.
E non e' solo un problema di avversita' alle grandi opere.
Se esci dalle piste ritorni a combattere per la vita, senza che i vigli urbani mostrino alcuna voglia di riportare l'uso del mezzo a motore nei confini se non della legalita' totale almeno della correttezza.
ATAC ha peggiorato le prestazioni e serve sempre peggio i cittadini, tanto e' vero che il grande sviluppo della bici avviene soprattutto da chi non ne puo' piu' del mezzo pubblico (gli automobilisti in genere passano allo scooter).
AMA ci odia e ci tiene zozzi. Se vedi un marciapiedi pulito e' in genere pulito dagli immigrati in cambio di qualche soldino.
Parchi e Giardini, forse a parte Villa |Borghese, sono regrediti a giungla. Hai voglia a fa' roseti comunali e azalee a Piazza di Spagna se tutti i giardini romani sono tornati campagna...
Inzomma (co' la zeta, alla romana) bisogna mettere cmq un grosso punto interrogativo sugli interventi non cantierati oltre la fine del mandato della Raggi.
NOTA: Anche se Virginia ha una fortuna sfacciata, in quanto la gestione della citta' appare cosi' spinosa che nessun avversario sembra ancora voglioso di scommetterci la carriera politica. Potrebbe benissimo essere rieletta per assenza di alternative!
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