sabato 1 giugno 2019

Saremo noi ciclisti gli automobilisti del futuro?

Come e' noto la ciclabile Nomentana non si snoda in campagna ma nel tessuto vivo della citta'.

Anzi, passa in vari punti molto affollati (da qui la sua utilita') e in particolare davanti ad un paio di scuole per bambini sordi e sordastri. In quel caso la pista e' separata dall'uscita della scuola dal marciapiedino regolamentare di 1,5 metri, e la scuola e' segnalata dal trazionale cartello con i bimbi che fuggono (dalla scuola ovviamente)

Ovviamente succede che la pista sia molto spesso ingombrata oltre che dai pulmini scolastici che si infilano nel passo carrabile o attraversano la pista, anche molto semplicemente dai ragazzi e dai rispettivi genitori che pero' cercano di evitare i fastidi.

Il guaio e' che mentre andando verso Porta Pia il falsopiano rallenta parecchio la pedalata, a scendere i 30 all'ora si raggiungono facilmente, figuriamoci poi con le elettriche.

Basti pero' pensare a cosa sarebbe successo se la pista fosse passata di fronte ad una Settembrini, un Giulio Cesare o un Avogadro... difficilmente la pista sarebbe stata percorribile a causa se non altro della quantita' di alunni.

Comunque la situazione e' stata corretta con aggiungendo al cartello attenti scuola  un limite di 5 km/h. La notizia ha scatenato un interessante dibattito sul sito della ciclabile Nomentana che piu' o meno riprendeva le stesse argomentazioni degli automobilisti rispetto al limite di 30 all'ora.

Detto questo, da brava coscienza critica del ciclista romano, faccio notare che:

  1. Malgrado la presenza di bambini sulla pista davanti ad una scuola un bel po' di ciclisti la infila a velocita' sostenuta, magari scampanellando (oltretutto ricordo che ci troviamo scuola per sordi e sordastri, non so se mi spiego);
  2. Non so per quale ragione, ma la pista passa di fronte a due istituti scolastici senza rialzarsi... di fronte ai portoni della scuola nulla cambia, ne' per accogliere eventuali automobilisti che lasciano i bambini ne' tantomeno per indicare ai ciclisti di rallentare efare attenzione.
  3. Gli accorgimenti di cui sopra sono stati presi per la chiesa poco piu' in la'..
Queste tre cose, unite ai commenti che ho visto in giro, alla fine fanno pensare che non e' che chi prende l'auto se ne freghi degli altri, ma che i senefregaroli siano distribuiti a prescindere e che se non stiamo attenti un domani cambieranno i suonatori ma alla fine la musica sara' molto simile, anche se a volume piu' basso.

Ma non scordiamoci le elettriche.

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