Nel bellissimo e struggente HMS Ulysses Alistair McLean celebra la guerra dei convogli nella seconda guerra mondiale.
Tra le atrocità che descrive mi colpì particolarmente quello che succedeva quando durante un naufragio la nafta foriuscita dai serbatoi da una delle navi colpite prendeva fuoco.
Per i naufraghi l'unico modo di salvarsi era immergervisi sotto, ma ad un certo punto non riuscivano più a trattenere il fiato ed erano costretti a riemergere, tra le fiamme. La morte era altrettanto certa ma molto peggiore.
Ora è indubbio che la nostra economia in questo momento sta sott'acqua e trattenendo il fiato. Ci siamo dovuti "immergere" a causa dell'incendio provocato dal virus e più o meno chi non l'ha fatto si è trovato molto ma molto male.
Dopo due mesi di immersione parecchi stanno per morire soffocati.
Al primo posto tutte quelle attività che vivono di pubblico locale come bar, ristoranti, negozi. Questi però ripartono non appena si allentano i freni.
Altri settori cresciuti enormemente negli utlimi anni, come il turismo e il trasporto dei turisti (forse l'80% dell'aviazione comemerciale) ripartiranno solo e quando verranno ripristinate le condizioni per godersi una vacanza in sicurezza.
Insomma molti stanno sott'acqua, forse non tutti però hanno nafta incendiata che li attende alla riemersione. La grossa differenza in questo caso è che se la riemersione è studiata male, chi riemerge contribuisce a ravvivare l'incendio e a vanificare i sacrifici di chi continua a stare sott'acqua.
Bene. Il governo ha elaborato una strategia nazionale. Non ho elementi validi per commentarla, ho capito comunque che il famoso comitato degli esperti dovrebbe aver bilanciato i vari aspetti per riprendere le attività economiche ma non ravvivare più di tanto l'incendio.
Ma i leader regionali? Stanno lavorando con studi affidabili alla mano oppure sono solo sotto pressione politica dei loro elettori? Com'e' che premono per la riapertura i "governatori" del centro dx e non quelli del centro sx?
Ecco, questo mi lascia molto sconcertato. Non perchè possa esserci una vautazione differente, o che la valutazione non sia guidata anche da considerazioni locali, ma perchè queste valutazioni differenti dovrebbero essere sostanziate in modo razionale e trasparente e portare a conclusioni condivise.
Altrimenti riattizziamo l'incendio e tutti i nostri sacrifici, anche quelli piccoli piccoli di chi non ha potuto prendere la bicicletta per un giretto in solitario per finire al supremo sacrificio di tanti medici e infermieri, saranno stati vani.
Su questo voglio riaffermare la mia stima per Vincenzo de Luca, secondo me uno dei pochi uomini di governo che ragiona come tale.
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