Ieri, dopo una lunga giornata di oltre 10 ore passate alla tastiera e svariate è svariate delle conferenze, ho deciso di prendermi il lusso di una passeggiatina con la biciclettina sulle piste della capitale.
Ovviamente mi sono attrezzato in configurazione minima ovvero casco, occhiali trasparenti e mascherina e sono partito pedalando con tranquillità, anche perché con una FN95 la faccia non è che si respiri una meraviglia.
Da quanto io ne sappia il DPCM non prevede l'obbligo della mascherina quando si fa attività motoria, però il cervello ti dovrebbe dire che una pista ciclabile è una cosa molto stretta che concentra i ciclisti (e i runner) e quindi l'incrocio con altri ciclisti avviene molto frequentemente e a distanza molto ravvicinata... e così è stato.
Insomma c'è voluta la combinazione di fase due, bicicletta, e pista ciclabile per portarmi a contatto con persone senza mascherina che, se le avessi incontrate per strada, gli avrei dato una gomitata in faccia.
Non so quanti fossero veri ciclisti e quanti i componenti di della categoria (in esplosione) degli idioti a pedali, ma credo fossero soprattutto questi ultimi. Infatti i ciclomobilisti era facile identificarli per l'assenza di abbigliamento sportivo e avevano praticamente la mascherina.
L'identikit dell'uomo smascherato, e anche della ragazza smascherata, era invece abbigliamento da jogging, andatura da passeggiata, espressione beffarda sulla faccia... insomma le solite teste di minchia che usano la bicicletta solo per ingombrare le piste e che purtroppo conosciamo bene.
Ovviamente non mi sono stato zitto e oltre a fare il segno della mascherina a tutti i ciclisti sprovvisti che incrociavo a distanza ravvicinata, in un paio di incroci ho anche detto alle persone con calma e e tranquillità: "mettetevi la mascherina, non vedete che siamo vicinissimi?"
Il comportamento standard da parte di tutti è stato voltarsi dall'altra parte ed evitare di rispondere anche a domanda/approccio diretto. Segno di persone che ci avevano pensato ma poi deciso che per combattere il COVID hanno già fatto abbastanza, adesso è arrivato il momento di divertirsi.
Mortacci vostra, no sulle piste. (PS.: questo vale pure per i runner)
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