lunedì 16 febbraio 2009

Roma Violenta

Sapete che la pista dell’EUR passa, all’altezza della Circonvallazione Ostiense, accanto ad una delle uscite del Parco della Caffarella? Bene l’altra sera, mentre tornavo in bicicletta, c’era una vera e propria concentrazione di homeless.

Ce ne saranno stati una decina, seduti sul marciapiedi a bere, oppure messitra i cespugli delle scarpate. Non mi dilungo su considerazioni fisiognomiche, ma mia figlia in bicicletta di lì non ce l’avrei fatta passare.

Poveri innocui disgraziati? Può anche darsi, ma due giorni dopo, dall’altra parte del Parco, due stranieri attaccano una coppia di giovanissimi. Speriamo che le loro ferite possano sanarsi e non lasciare strascichi…

Come in un film degli anni ’70, Roma è flagellata da casi di violenza efferata. Vittime deboli: ciclisti e coppie. Il copione dell’attacco alla coppia è il solito: uomo picchiato e donna violentata. L’attacco al singolo/a si è sempre tradotto nell’uccisione del malcapitato/a.

A dispetto della mia pessima memoria proviamo ad elencare i casi efferati:

- il ciclista bastonato e ucciso sulla pista di Roma Sud;
- la signora violentata e uccisa a Roma Nord;
- la studentessa accoltellata e violentata presso una delle stazione della Roma Viterbo;
- i due ciclisti olandesi bastonati e lei violentata dai pastori
- la coppia di fidanzati assaliti a Guidonia;
- la coppia di fidanzati assaliti ora a Roma.

Nota: non abbiamo dati attendibili sui crimini commessi dagli Italiani nei confronti degli immigrati. Quante clandestine rumene siano state violentate da Italiani e a quali soprusi siano state sottoposte non lo sapremo mai. Amen.

Sia come sia, i colpevoli sono stati sempre assicurati alla giustizia. Magra soddisfazione, ma sarebbe molto peggio il contrario. Sulle punizioni ritengo che lo stupro di gruppo (cioè più di una persona) rientri a pieno titolo tra le forme di tortura, e sono altrettanto convinto che i torturatori sono una razza da estirpare dalla faccia della terra.

Il vero problema è come fare ad evitare nuovi casi. In campagna elettorale le aggressioni furono usate contro Veltroni e Rutelli, colpevoli (sicuramente) di aver trascurato il problema, anche se va ricordato che la sicurezza non è strettamente compito del sindaco…

Ai sindaci del centro-sinistra veniva comunque rimproverato un atteggiamento di tolleranza, verso gli stranieri, laddove la violenza è sentita, anche nella ferocia, come esogena, ovvero non appartenente alla realtà romana, portata da un certo tipo di immigrati.

In effetti da cittadino mi chiedo come è possibile che posti come la stazione Tiburtina debbano ispirare terrore? Perché? A fronte di pochi homeless italiani abbiamo una marea di altri disadattati che vengono dagli altri Paesi dell’Unione (e no). Io ho spirito europeista ma certe cose non le concepisco. Se sei senza casa non puoi diventare un problema sociale italiano. Occorre far capire agli stranieri che è meglio che vadano a fare i casi sociali nel proprio paese d’origine.

Il Presidente del Consiglio ha poi fatto notare che non possiamo mettere un poliziotto dietro ad ogni (bella) donna. Se non avesse usato l’aggettivo, la frase sarebbe stata una delle cose più giuste da dire.

Al Governo in quanto tale interessano i grandi numeri e meno i drammi personali. Se il trend generale è in diminuzione, allora si sta perseguendo la strada giusta.

La nuova amministrazione comunale ha promesso (in campagna elettorale) di risolvere il problema sicurezza, e ha cominciato sgomberando la Salaria dalle prostitute (un fatto di più buoncostume che di crimine).

Ancora non capisco esattamente come abbia fatto (ce lo spiega, per favore), ma la cosa sta tenendo abbastanza. Perché non replicarla per la stazione Tiburtina o gli insediamenti abusivi?

Sia come sia è inutile smantellare i campi abusivi, se poi gli occupanti si trasferiscono nelle vicinanze. Sicuramente ci vuole il controllo continuo del territorio.

Controllo in tempo reale degli insediamenti abusivi, controllo dei tipi loschi che girano (e ce ne sono tanti), controllo volto a sapere chi frequenta i parchi, le strade, etc. Come fanno i bravi sceriffi americani con le loro tiny town… peccato che costi tempo, soldi e risorse, nonché necessiti della voglia di intervenire.

Per esempio, perché non mandare i giovani poliziotti (se ve ne sono) ad allenarsi nei parchi? Un poliziotto od una coppia che fanno due ore di jogging o bicicletta in un parco due o tre volte la settimana, in poco tempo vedono e capiscono tutto.

Infine parliamo di un altro aspetto della prevenzione dei crimini sessuali, il database del DNA. Non credo si possa commettere un crimine sessuale senza lasciare la propria traccia. Non sarebbe il caso di cominciare a pensarci seriamente? La certezza di essere identificati non può agire da deterrente?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo il problema della sicurezza, specialmente per noi femminucce, c'é sempre stato e temo sempre ci sarà.
Soluzioni univoche e di sicura efficacia non credo che esistano, ma un insieme di misure precauzionali (prima) e di leggi ben fatte (dopo), sicuramente aiuterebbero.
Provo a spiegarmi.
In 38 anni di vita trascorsi tra Caffarella (!!) e poi Laurentino38 (!!!), di vera aggressione con colluttazione ne ho subita solo una e fortunatamente si é risolta a mio favore: aggressori in fuga, di cui uno un po' malconcio. Però di tentate aggressioni ne ho evitate diverse, di cui almeno 3 in metropolitana e in pieno giorno!
Quello che mi ha permesso di evitarle é stata la mia personale attenzione e vigilanza su ciò che mi circondava e nel caso specifico in cui mi hanno seguita ed importunata, il darmi alla fuga, sempre consapevole che in caso di necessità bisogna essere pronti a menare le mani.
Questo é il primo punto per la sicurezza personale, ma il sangue freddo non si improvvisa e un buon addestramento alla lotta aiuta (ci sono tanti corsi specifici x donne).
A pari merito col primo punto (vigilanza e difesa attiva personale) c'é la vigilanza delle forze dell'ordine.. o meglio ci dovrebbe essere, ma taglia di qui e taglia di là, alla fine non ci sono più risorse e pretendono di farti sentire al sicuro piazzando telecamere.
A parte che ho forti dubbi che ci sia qualcuno a guardare 'sti benedetti monitor (ma quanto personale ci dovrebbe essere?!), per scannare una persona bastano 10 minuti, per far intervenire una volante devi aspettare ore!!
Infine le leggi. Al momento che ho preso il delinquente, se le leggi in vigore permettono scarcerazioni facili, domiciliari e altre facilonerie, non me la posso prendere né coi i poliziotti, né con i giudici se poi tutti 'sti delinquenti stanno a zonzo e continuano indisturbati a fare i loro comodi. Se non ricordo male, le leggi si fanno in parlamento e quindi i signori politici del razzo che tanto sputano sui giudici, si ricordassero che 'ste leggi le hanno scritte e votate loro!!

Mamaa

Lug il Marziano ha detto...

Cara Mamaa,
ho paura che maniaci e assaltatori siano molto diffusi.

Non ho capito esattamente cosa abbiamo noi maschi che ci fa fare certe cose (penso al Congo, o alla guerra in Bosnia).

Ovvio, a tutti è venuta la voglia di "saltare addosso" a qualcuna... Fa parte delle regole del gioco. Senza senso e voglia del possesso è difficile fare i maschi (se si attenua sei finito)... Ma non salterei mai addosso a qualcuna alla quale questo non piacesse.

Lug il Marziano

Anonimo ha detto...

MaH, anch'io non capisco, soprattutto in una società senza tante inibizioni dove é facile trovare una persona consenziente con cui passare una "bella serata".
Probabilmente chi stupra cerca qualcosa di diverso, non é più la pulsione sessuale, ma l'istinto predatorio quello che si vuole saziare.
Il fatto di essere nel 21° secolo e avere ancora certi esempi di bestie in circolazione dovrebbe spingerci a rivedere la teoria dell'evoluzione....

Mamaa

Lug il Marziano ha detto...

Credo che il problema sia proprio l'esclusione sociale. Fare il pastore rumeno nell'Italia di oggi non costituisce una grande attrattiva. Certo, se sei un uomo eccezionalmente simpatico, se capisci le donne, non ci sono problemi.

Ma se sei un uomo medio, magari anche al di sotto della media, allora ti socntri con il fatto che non ci sono molte donne per le quali trascorrere la sera con un pastore nella sua baracca sia una "bella serata".

Oddio, magari ce ne sono tante che comunque proverebbero volentieri il brivido, ma non lo ammetteranno mai.