domenica 26 luglio 2009

A velocità folle

La cronaca degli ultimi due anno è stata funestata da molti episodi di auto fuori controllo su pedoni, motociclisti, ciclisti, passanti.

Nell’ultimo mese abbiamo avuto due gravissimi incidenti, uno a Roma, uno in Sicilia, con sei morti in due giorni.

In particolare nel Lazio era il terzo caso, in circa un anno, di persone uccise mentre attendevano l’autobus alla fermata.

In molti di questi casi gli autisti erano sotto l’influsso di alcool, droga, o un mix dei due. In altri casi erano persone che hanno perso il controllo del mezzo all’ennesima bravata. Alcuni erano senza patente perché gli era già stata ritirata.

Nota: in quest’ultimo caso in particolare la legge italiana appare inadeguata. Non sfugge la gravità di chi, avendo avuto la patente ritirata, insiste a guidare l’auto e provoca incidenti con vittime o feriti. La vicenda romana dei due ragazzi sullo scooter, insegna. Dovrebbe esserci uno speciale articolo per questi casi, che punisca con 10 anni di galera (a vittima) chi fa un incidente con patente ritirata.

Lasciando perdere le punizioni, che comunque non restituiscono la vita a chi è morto, la cosa che accomuna questi incidenti è la velocità folle di bolidi nelle mani di persone non adatte. Spesso di persone che magari si comprano un certo tipo di macchina proprio per fare quel tipo di guida.

Ritorniamo allora al vecchio punto: come proteggere la collettività da chi, in ritardo, perché gli gira, perché è allegro, perché è ubriaco o strafatto, pigia sull’acceleratore di macchine sempre più leggere e potenti?

Semplice: mettiamo un limitatore di velocità che, agganciato ad un ricevitore GPS, impedisca al guidatore di superare i limiti di velocità della strada che sta percorrendo.

La tecnologia lo permetterebbe, occorre solo smontare il mito della velocità senza controllo… che continua a resistere, malgrado le ecatombi che avvengono tutti gli anni.

Per esempio non ho capito perché sulla Pontina, che sarebbe la terza strada più pericolosa d’Italia, non si metta un Autovelox ogni 5 km, e in special modo non ve ne sia uno prima del famigerato km 17, dove sono avvenuti i peggiori incidenti.

Anzi, stiamo andando indietro.

Il nuovo codice della strada toglierebbe l’interesse economico dei Comuni a mettere gli Autovelox, quindi molte strade che adesso sono comunque sorvegliate, anche se a fini di lucro, non lo saranno più, e i limiti di velocità torneranno semplici raccomandazioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non capisco perché le cose più semplici ed ovvie siano in realtà quelle più difficili da applicare.
Allora significa che manca la volontà; ma la volontà di fare cosa, di salvare delle vite?
Visto che della vita umana non frega a nessuno (é evidente che la vita di una persona vale meno di riuscire ad arrivare 15 secondi prima al successivo semaforo), almeno dei costi sociali, sanitari, pensioni di invalidità e altro importerà a qualcuno noo?
... i fatti parlano da soli
NON FREGA NIENTE DI NIENTE A NESSUNO

Mamaa