Negli ultimi due giorni di riunione ho avuto accanto un simpatico Egiziano. Come tutti quelli che vengono a Roma ha apprezzato la nostra bella città. Anzi, ha detto che si sente che è permeata dallo spirito mediterraneo, che qui non sente la nostalgia di casa, perchè Roma è molto simile al Cairo.
Al che io gli dico: "Non sarà per il traffico?". Pur non essendoci stato so bene infatti che il Cairo ha un traffico a dir poco drammatico.
E lui si risponde: "Sì, soprattutto per quello. Si vede che nessuno rispetta le regole" e giù una gran risata.
Tornando a casa, a piedi, stavo riflettendo su questo breve scambio di battute, e sulle aspirazioni Copenaghenistiche di noi ciclisti romani, quando mi sono trovato all'incrocio tra Via di Novella e Via di Trasone.
Quello e' un incrocio bastardo, infatti si tratta di una strada a doppio senso che scende in curva, dove le auto accelerano naturalmente (e anche i bus), tagliata perpendicolarmente da una strada a senso unico. Arrivando dalla strada a senso unico (la stessa dove stavo camminando io) non si vede chi arriva da destra a causa delle macchine parcheggiate e della curva. Ti trovi direttamente con l'autobus che arriva di corsa contro di te... E' meglio mettere la sicura allo sportello per evitare che entri...
Bene, mentre stavo arrivando all'incrocio (sempre a piedi) ecco cosa succede:
a) un pick-up che saliva da Piazza Acilia pensa bene di fare un'inversione di marcia secca e improvvisa di fronte a Via di Trasone. Gli riesce... quasi. Infatti sterzando evita di misura il marciapiedi, ma non riesce comunque a riguadagnare la strada a scendere in quanto non scapola una macchina in sosta dall'aktra parte dell'incrocio. E' quindi costretto a fermarsi occupando metà dello sbocco di Via di Trasone in quanto non può fare manovra per disimpegnarsi a causa di un'auto che in quel momento arriva proprio da Via di Trasone. L'auto che lo blocca comunque non riesce a superarlo;
b) da Piazza di Novella scendono altre auto, che bloccano definitivamente il tutto.
c) Da Piazza Acilia salgono altre auto che debbono allargarsi a causa di un'auto parcheggiata in sosta permanente di fronte ai cassonetti (tanto passano la notte) e quindi interferiscono con quelle che scendono;
d) io mi affaccio timidamente sull'orlo del marciapied per vedere se è il caso di scendere dallo stesso, ma penso: "Co' sta confusione figurati chi si accorge di me... meglio pazientare"
e) un'auto che scende da Piazza di Novella si ferma sulla mezzeria segnalando l'intenzione di girare a sinistra per entrare in un passo carrabile. Dato che blocca il flusso di auto in discesa, mi decido ad impegnare le strisce pedonali e guadagno anche io la mezzeria, tenendo d'occhio le auto che salgono da Piazza Acilia lasciando che sfilino davanti a me.
f) le auto che stanno salendo mi si bloccano davanti senza preavviso: così io mi trovo fermo in mezzo alla strada. Cosa è successo? Semplice, il tizio che aveva messo la freccia per entrare nel passo carrabile. non è entrato nel passo carrabile, ma ha parcheggiato in seconda fila, contromano, immediatamente accanto all'incrocio. Lo ha fatto con mossa destra e rapida (protetto da me che attraversavo sulle strisce) e non contento ha immediatamente aperto lo sportello (occupando un ulteriore quarto di carreggiata) e ha comiciato a scaricare bagagli e vecchietti di famiglia (dal suo lato destro, ovvero quello lato strada, visto che era contromano).
Questo tassello ha definitivamente bloccato l'incrocio. Io sono riuscito appena a guadagnare il marciapiedi che è iniziato il concerto dei calckson. Io neanche mi sono voltato. Li ho lasciati lì, soddisfatto di non essermi fatto male.
Chissà il tizio del pick-up quando è riuscito a liberarsi... avesse fatto altri 100 metri, avrebbe potuto fare l'inversione attorno a Piazza di Novella, evitando tutti i fastidi.
Morale della favola: se un incrocio di un quartiere residenziale passa da calmo a bloccato in circa 22 secondi... bene, non credo che abbiamo niente da invidiare al Cairo in quanto a traffico incasinato.
venerdì 30 ottobre 2009
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