Bacarozzo è la parola romana per scarafaggio.
Non dovrebbero volare, ma oggi pomeriggio, mentre rientravo lemme lemme dall’ufficio, in leggera salita, un bacarozzo volante, mi è arrivato dritto dentro l’occhio destro. Andava contromano, e sotto la quota minima ammessa dalla Regole dell’aria, quindi la colpa era tutta sua.
L’impatto –tutta velocità sua- è stato niente male. Vedendolo arrivare ho subito chiuso l’occhio, ma ciò non ha impedito di rimanere bloccato tra le palpebre. Al che ho pensato: E se fosse qualcosa di puncicoso?
Quindi ho cominciato a lavorare di dita per levarlo… il tutto continuando a zigzagare al centro della carreggiata. Solo ad certo punto ho realizzato che la cosa stava cominciando a farsi pericolosa, e che sarei potuto finire sotto un bus.
Finalmente ho accostato e sperando nell’assenza di pungiglione, sono riuscito alla fine a cavarmi dall’occhio il corpo estraneo, che è precipitato al suolo con un tonfo.
Tutto è bene quel che finisce bene… per me.
Nota: in borsa avevo gli occhiali trasparenti, che per pigrizia non ho indossato… fino a quel momento
2 commenti:
Il tuo "bacarozzo volante" era molto probabilmente uno scarabeo. Per gli antichi egizi un animale sacro...
P.s.: pensa che in altri paesi hanno i "cervi volanti", mostri in grado di raggiungere la lunghezza di dieci centimetri...
No, la dimensione era molto più ridotta, altrimenti non sarebbe rimasto incastrato tra le palpebre!
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