lunedì 24 gennaio 2011

Easy (silent) ride

Tornavo dal ciclista dopo la sostituzione del pacco pignoni del mio "cancello"", quando al cancello del vialetto ti trovo in uscita la bici della foto, guidata da un giovane spavaldo, Andriy, che è un po’ come la sua bicicletta.

Quattro chiacchiere, io con la mia ruota in mano, e mi ha illustrato come ha fatto la bici partendo da due telai.

La bici è chiaramente ispirata al chopper di Easy Rider, che era già stato riprodotto all’epoca nostra in vari modelli.

E’ una tipica bicicletta da Critical Mass, o meglio da esibizione.

Pesantissima (30 kg) va bene per andare piano in piano, e senza troppe buche, perché la lunghissima forcella anteriore (con sospensioni a parallelogramma) secondo me non è eccezionalmente rigida, anzi.

Quando Andriy è ripartito, ho avuto la netta sensazione che l’assieme peccasse un tantino in quanto a rigidità, e inoltre la forza giroscopica è sicuramente molto bassa, infatti Andriy ha oscillato un bel po’ prima di stabilizzarsi.

Troppo se ti muovi nel traffico. Attento Andryi e complimenti per la realizzazione.

La cosa bellissima di questa versione del chopper è che è silenziosa, al contrario delle sue controparti motorizzate.

L’anno scorso mi sono trovato due volte in raduni motociclistici, uno dei quali di Harley, e mi sono scoperto avverso al rombo. Molto avverso al rombo.

Tanto avverso al rombo che, ripensando al finale del film che mi aveva scioccato, mi sono scoperto revisionista: non è forse che quelli del furgone avessero ragione?
Posted by Picasa

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non proprio adatta alle strade romane O_o

Ceska

Cicleppe ha detto...

Un pregio ce l'ha però: le macchine rallentano per guardarti invece di metterti sotto! :-)

Bikediablo ha detto...

ma agli incroci come fa a guardare se viene qualcuno ? la ruote esce mezzora prima di lui, gliela tagliano. :-o

marco

Mammifero Bipede ha detto...

Dipende da quanto rumore fa il furgone...

Scherzi a parte sogno da anni un casco col rombo amplificato all'interno e la moto parimenti silenziata. Così i motociclisti potrebbero rimbambirsi da soli senza fracassare i testicoli al resto dell'universo.

Sulla bici "chopper" ho delle forti riserve, d'altronde sonosempre stato troppo impegnato ad essere per aver mai trovato anche il tempo e la voglia di apparire...

Lug il Marziano ha detto...

Beh, amche la moto chopper non è il massimo della funzionalità...

Mantengo tutte le mie riserve sulla rigidezza della forcella, anche la semplice rigidezza torsinale, ovvero essere sicuri che ruotando il manubrio di un angolo, anche la ruota giri dello stesso angolo...

Unknown ha detto...

Salve a tutti, mi chiamo Andriy ho progettato, costruito, collaudato ed infine verniciato la bici in questione. Ringrazio il proprietario del blog per avermi dedicato attenzione. Ed ora vorrei dire due parole sulla mia creazione. Il "chopper" come ormai e' chiamato tra amici, lo uso tutti i giorni o quasi per spostarmi a roma, ci vado al lavoro , a fare la spesa, a trovare gli amici e ad occhio e croce ho percorso circa 250-300 km e dunque non e' solo una bici da parata ma bensi una bici quotidiana da battaglia che pero' ha un suo look e dettagli molto particolari. Ad esempio la comodita, un po anche per rispondere a Ceska, essendo biammortizzata e con una configurazione molto "morbida" e' la bici piu' confortevole che abbia mai portato , molto piu' della mia mtb fs, inoltre la posizione di pedalata e' un po come pedalare seduti su di un divano, in quanto come configurazione e' una bici reclinata. Agli incroci si la ruota esce un po prima , ma nulla di inguidabile , riesco a cavarmela benissimo nel traffico romano facendo slalom tra specchietti motorini e altro! Saluti!