Ve la ricordate quella barzelletta di quello che regalava ad un’amica due giarrettiere rosse con su scritto “Buon Natale” e “Buon Anno” e il biglietto di accompagnamento “Vediamoci tra le feste”? Che simpatia di antichi libertini!
Beh, adesso ci siamo tra le feste, in quel magico periodo dell’anno dove anche chi lavora lo fa come se fosse in vacanza. Ed in effetti ci si riesce a concentrare una meraviglia in ufficio, anche se personalmente avrei preferito molto di più concedermi una vacanzetta.
La città si è svuotata, ma non tutti vanno in vacanza. Chi rimane?
Sicuramente i parcheggiatori in seconda fila, quelli in vacanza non ci vanno mai.
Infatti la madre di parcheggia in seconda fila è sempre incinta, come dicono i proverbi. O anche: i parcheggiatori in seconda fila non morono mai.
Infatti chi rischia, se non di morire almeno di farsi male, siamo noi ciclisti, presi in mezzo tra il crollo del traffico (che ha la funzione di rallentare le auto) e il parcheggio spudorato in seconda fila.
Il crollo del traffico fa andare veloci (anche 50 all’ora, in piena legalità, è velocetto) gli automobilisti rimanenti. La mollezza delle feste, l’assenza dei vigili (pardon… dei poliziotti di Roma Capitale) o la loro bontà postnatali zia, fanno sì che tutti quelli che devono fare una commissione, un regalo, una spesuccia, un caffè, pensano bene di lasciare l’auto di fronte al posto dove devono andare.
E se la prima fila non c’e’, magari neanche accostano, come a un tizio che oggi ha lasciato l’auto su Via Salaria ad un metro di distanza dal marciapiedi.
In un altro caso sono intervenuti due poliziotti (quelli veri) motociclisti che hanno redarguito una che aveva scambiato l’auto in seconda fila (sempre Via Salaria) per una cabina telefonica. Sai come si dice, ferma e accosta per telefonare se sei senza viva voce. Beh, lei si era fermata per telefonare ma si era scordata di accostare…
E noi ciclisti? Siamo costretti a tenere un andamento serpeggiante. Infatti nella corsia libera le auto sfrecciano per la mancanza di traffico, e spesso devi reimmetterti nel flusso per quella massa di stronzi (testuale) che parcheggia come cazzo gli pare (testuale anche questo).
Speriamo di non farci male, ma oggi già in due occasioni il passaggio si e’ fatto stretto.
4 commenti:
ciao, ho letto che ti lamentavi per i guadagni praticamente nulli di Adsense(nel forum) anche io mi chiedo che ci faccio con sto annunci...te li clicco io un paio va...ma non posso esagerare altrimenti rischi che ti tolgono l'account...un salutone...io di ciclismo ci capisco poco, ma il tuo blog è molto bello...ciao :)
il problema non è unicamente la sosta in doppia fila, è la sosta in generale. Un tempo la gente fermava la macchina a lato della strada, parcheggiava e scendeva, poi le automobili sono aumentate a dismisura senza che nessuno si sia preso la briga di trovargli un posto, ed il risultato è che le auto in sosta si sono "mangiate" le strade. Un perfetto esempio di gestione idiota della "cosa pubblica".
@Marco... ogni Italiano è contro l'auto... degli altri!
@Marianna...
Grazie per i complimenti.
Per la pubblicità mi limito a rilevare che mi aspettavo qualcosa di più, ma alla fine il pubblico è limitato.
Quando giro per siti mi sono abitutato a vedere qualche pubblicità, almeno quelle che mi incuriosiscono. Ci sono così tanti prodotti e servizi strani su Internet che spesso è divertente.
Non ti preoccupare, non vivo di blog! Clicca solo se ti incuriosisce il prodotto o il servizio.
Lug il Marziano
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