Voglio dire, se qualcuno avesse temuto di trovarsi di fronte ad una strada con pista ciclabile, ad un marciapiedi allargato, o ad una qualsiasi di quelle trovate che nell’Europa oltralpe usano per aumentare la vivibilità della città limitando l’invadenza delle auto, può stare tranquillo.
Viale Libia è stato restituito alla sua duplice funzione di strada e parcheggio. Anzi, per meglio favorire l’abuso del mezzo privato, vista l’ormai prossima inaugurazione di una solida metropolitana, nella prima parte è stata soppressa la corsia preferenziale per i bus, e sono stati definitivamente rimossi tutti i vincoli al suo uso quale superstrada.
L’unica concessione ad una vita di relazione è l’uso di una delle due velocissime corsie quale parcheggio. Una concessione ovviamente non scritta, ma richiesta a gran voce dal popolo dei commercianti che detta legge in questa parte della città.
E’ strano anche perché con l’apertura della stazione metro la gente potrà venire a passeggiare anche senza bisogno dell’auto. E un marciapiedi più grande sarebbe stato un gran successo. Per non parlare di una pista ciclabile da Conca d’Oro alla Nomentana, che avrebbe contribuito comunque a scaricare la metro.
Va bene, alla fine stiamo parlando di Viale Libia, non di Via Giulia o Via Condotti. E’ solo un’altra superstrada della Roma del dopoguerra.
Però ricordo distintamente le ragioni che portarono alla sua chiusura… il troppo inquinamento e le conseguenti proteste dei residenti… vedremo come andrà a finire.
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