Nel primo mezzo secolo della mia vita non sono mai stato in bicicletta sulla neve, ma oggi non ho resistito alla tentazione… Beh, che vi debbo dire… non mi è piaciuto gran che.
In effetti dividiamo la strada dal "fuori".
Finchè si viaggia su neve compatta, non vedo grosse differenze, se non che mi piacerebbe avere una full, perché la neve è più sballottolosa dell’asfalto. Le velocità sono inferiori, ma poi tutto il resto è più o meno lo stesso.
Insomma, sopravvivo senza problemi.
Poi sono andato a Villa Ada, e lì sono iniziate le delusioni, dovute forse al fatto che ho pneumatici un po’ strettini rispetto al mio peso.
Sta di fatto che la bici affonda nella neve, e necessariamente la ruota sprofonda fino a trovare il terreno sottostante.
Quindi si ha tutto l’attrito della neve, tutto l’attrito del terreno, più la pendenza, la difficoltà a girare la ruota, etc. etc. Alla fine su prato innevato finisco per andare più lento che a piedi (come era logico aspettarsi). Inoltre i V-brake smettono proprio di funzionare.
Pertanto la mia conclusione è: per quanto mi concerne con la bici posso anche affrontare la neve come parte di un percorso misto, oppure va benissimo se si percorre una bella pista di neve battuta nel bosco.
Ma se mi voglio divertire a fare gite sulla neve, allora sono meglio gli sci da fondo.
2 commenti:
Avevi ragione sulla tracolla della borsa della signora milanese che era finita in coma
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_febbraio_9/galdabini-donna-investita-bici-uscita-coma-fiori-napolitano-1903206558777.shtml
Tutto bene quel che finisce bene.
Grazie per la segnalazione. Ero certo di come fossero andate le cose.
Gli scippatori sicuramente non pensavano che la borsa potesse essere attaccata al manubrio.
Lo scippo ha proprio questo di brutto, che le conseguenze possono essere terribili. Per questo gli scippatori dovrebbero essere trattati con estrema durezza. Per dire: se scippi ti fai 10 anni sicuro, in modo da spaventarli.
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