La realtà è che noi ciclisti scontiamo un sistema di circolazione concepito per le auto, e ci prendiamo tutti gli inconvenienti (per noi) tipo sensi unici, semafori, giri di Peppe, scappamenti, etc. Quindi se ogni tanto passiamo con il rosso, magari ad un pedonale deserto, è inutile protestare, è una forma di risarcimento.
Ai puristi dico: avete ragione, ma c'e' misura nelle cose.
E' vero che auto e bici sono sempre veicoli, ma un conto è salire sul marciapiedi con l'automobile, un conto è salirci con la bici.
Se pertanto ci si prende qualche licenza ogni tanto non bisogna formalizzarsi, però occorre stare attenti a non generare rischi e a non interferire con il verde degli altri.
Infatti un conto è passare con il rosso per svoltare ad ad un semaforo vuoto, un conto passare con il rosso e tagliare attraverso un incrocio trafficato, costringendo gli altri utenti della strada a modificare la propria traiettoria o a frenare.
Questo ha fatto un ciclista a Piazza Fiume, oggi pomeriggio. E' passato bellamente con il rosso, in rotta di collisione con me che passavo con il verde.
Debbo dire che la cosa mi ha dato un certo fastidio, e non ho frenato. Alla fine ha dovuto farlo lui, che diamine, ma proprio all'ultimo momento.
5 commenti:
Mi volevi stanare ? :-)
"se ogni tanto passiamo con il rosso" è stata l'autoassoluzione degli automobilisti quando è aumentanto il traffico.
Mio padre non si sarebbe mai azzardato anche nei momenti di maggior fretta (non di emergenza che quella è un'altra storia) a passare con il rosso in auto o a sostare in doppia fila o sulle strisce, oggi è "normale".
Come pure "ogni tanto" per i ciclisti, alla lunga, con il passaggio degli automobilisti più incalliti al mezzo più economico (o a causa di chi pensa di essere rivoluzionario non rispettando il codice) è diventato normale.
Ormai è normale qualunque cosa, non pagare il bollo, bollino blu, financo l'assicurazione si può taroccare.
E' una normalità che spaventa chi, vero rivoluzionario rispetta il codice anche quando è a piedi...
marco
(bikediablo)
Caro Marco, ti ho stanato!
Rispettare la sostanza del CdS è sacrosanto. però ricordiamoci che non è stato scritto per le bici, e i ciclisti non posso comportarsi come automobilisti!
Appunto una bici in una zona pedonale danni non ne fa.
Quando commetto un'infrazione sto attento a non danneggiare nessuno, inclusa la modifica della traiettoria.
Do ragione a Marco!
N.b. Il bollino blu annuale è stato abolito dal governo. Ora si fa solo in fase di revisione.
Be... anch'io andando in bici tutti i giorni, non è che seguo alla lettera il Cds. Anche il pedone che intraprende le strisce e mi vede arrivare in discesa, a velocità di crociera, non pretende mai di farmi frenare fino a fermarmi (come invece farei se fossi in in auto), facendomi sprecare un sacco di sana energia cinetica, che poi quella stessa salita, la sera al ritorno, me la farà pagare tutta!
C'è però un ciclista che, spesso la sera, mi sfreccia accanto (passando col rosso), mentre io sono fermo al semaforo tra via Salaria e viale Somalia (di fronte a Villa Ada). Si becca sempre un bel po' di parolacce (comprese le mie).
Saluti
Gianni.
Non sono di certo io quel ciclista. Certo che se passa col rosso costringe gli altri a frenare è proprio 'no str... arrogante.
Basta metterlo sotto.
:-)
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