Il ciclo-insediamento del nuovo
Sindaco speriamo sia di buon auspicio. Dopo gli anni bui di Alemanno, Roma si
merita un nuovo stile di governo, nuovi contenuti, realizzazioni, la speranza
di migliorare. Sì perché il sindaco passato proprio questo ci aveva rubato: la
speranza di migliorare.
In questo la bicicletta non è
stata che una metafora di quello che
stava succedendo. Come la Spagna di Franco, così la Roma di Alemanno era
tagliata fuori dalle principali correnti
che animano le altre città del continente (e di quello americano), in
particolare la riconquista degli spazi dalla motorizzazione individuale, che le
ha rese invivibili. Questa come prima cosa, insieme ad altre ancora più odiose,
come la partecipazione alle manifestazioni del movimento per la vita, sapete
bene che non occorre aggiungere altro.
Altro elemento l’approssimazione
dell’attività amministrativa. In questi anni, lungi dall’essere un sindaco
delle regole, Roma è sprofondata nella confusione più totale, con i prepotenti
che l’hanno fatta, e la fanno, da
padroni, con la benedizione del corpo dei vigili urbani, ormai aduso a voltarsi
dall’altra parte. L’eccezione del contrasto alla straripante presenza dei
nomadi, contrasto peraltro inconcludente, non ha certo migliorato il magro
bilancio di una città sprofondata nell’anarchia dell’inciviltà.
Questo è stato sotto gli occhi di
tutti. Alla fine Alemanno non è stato votato nemmeno da quelli cui non piace
Marino. 5 anni sono stati buttati, amen.
Detto questo, il nuovo sindaco,
il marzianino, riuscirà a far di meglio?
Nella terra del peggio che non
muore mai, non lo si può affermare con certezza. Di precedenti esperienze
amministrative che dimostrino la validità dell’uomo non se ne parla. I partiti
locali, non solo quello di Alemanno, sono considerati un nido di vipere. Lo
appoggeranno in maniera sincera o lo contrasteranno? Saprà manovrare le leve
giuste per far funzionare nel modo giusto la macchina amministrativa?
Sono tutti i quesiti ai quali non
possiamo in questo momento dare risposta, anche se difficilmente potremo
rimpiangerci Gianni.
Adesso almeno sembra che siamo tornati alla civiltà.
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