Dopo l’uscita del sindaco di Londra che ha espresso l’intenzione di vietare l’uso
delle cuffie ai ciclisti, mi è sembrato utile trattare in maniera un po’ più
articolata l’argomento… ovviamente nessuno dice perché sentiamo la musica
quando pedaliamo.
Quando faccio jogging è per ammazzare la noia di fare
jogging… in canoa perché si accompagna bene al paesaggio (la bella musica). Poi
chi va in bici rischiando la pelle per sentire schifezze (p.e. musica
“commerciale”), quello proprio non lo capisco…
La mia storia con le cuffiette comincia più o meno nel 1980,
quando mi portarono dagli USA una specie di walkman (non eisteva ancora questo
termine) della Panasonic. Era addirittura prima della norma che ne proibiva
l’uso alla guida…
Da allora l’ascolto
“in cuffia” ha permesso di portare la musica in tutti gli ambienti prima
difficilmente accessibili. In barca, in canoa, nelle lunghe passeggiate,
facendo jogging e in bicicletta. E qui sono ricominciati i guai.
Addirittura Boris il Rosso (anzi, meglio
il Roscio, visto che è di destra e il nomignolo si riferisce alla sua persona),
Boris il Roscio sta minacciando di proibirle perché troppo pericolose.
Il semplice accenno di questa misura inglese ha scatenato un
acceso dibattito sul sito di SIC, ma sarebbe bene fare il punto in una logica
di safety management.
Cominciamo con il dire che le cuffie sono ovviamente
accusate di impedire al ciclista di accorgersi dei pericoli, ovvero delle
macchine che arrivano da dietro. Prima che i lettori mi maledicano, confermo
che è proprio quello che accade sulle piste ciclabili quando il podista in
cuffia non si sposta per quanto scampanelliate e alla fine non avete altra
soluzione che estrarre la Luger (se vi siete ricordati di portarla con voi) e
liberare la strada.
Qualcuno chiama le macchine in causa… anche loro hanno “sterei”,
altoparlanti boom-boom e nessuno dice niente. E’ vero, ma le macchine hanno
anche tre specchietti, uno centrale e due di lato, con il quale il bravo
guidatore tiene in ogni momento sotto controllo la strada dietro a lui.
In effetti il ciclista non deve tenere sotto controllo la
strada dietro di lui per vedere se qualcuno arriva veloce e scansarsi in tempo.
Deve “sentire” che c’e’ qualcuno dietro
a lui, o quasi sempre dietro alla sua sinistra, perché se si trova a scartare,
girare improvvisamente a sx o a dx, non ha il tempo di voltare la testa per
vedere chi c’e’. L’udito lo può aiutare in questi casi. Rinunciarvi senza avere
gli specchietti capite bene che non è salutare. Vi dico anche una cosa: se non
lo capite non siete bravi guidatori, rassegnatevi.
C’e’ cuffia e cuffia…
Ma proprio tutte le
cuffie tolgono l’udito? No, ve ne sono di vari tipi, in particolare quelle che
noi chiamavano “aperte”, poi quelle “chiuse”
e poi quelle “a soppressione di rumore”.
Quelle aperte permettono di mescolare nell’orecchio sia i
suoni esterni che quelli interni. Normalmente sono quelle cuffie (“cuffiette”)
che non isolano l’orecchio. Di fatto sono coppie di auricolari .Con quelle
cuffie e un livello non eccessivo di suono, o la semplice conversazione, in
realtà si conservano i suoni esterni. E’ il principio del telefono quando
pedali o dell’ascolto dei radiogiornali. Francamente non lo trovo pericoloso e
lo uso spesso. Cercando di non distrarmi troppo con la conversazione.
Le cuffie chiuse, quelle che isolano l’orecchio dall’esterno
per dare un ambiente più puro, sono invece micidiali. Anche un volume moderato
copre la maggior parte dei suoni esterni. Sono fatte apposta e non dovrebbero
essere usate, almeno in ambienti trafficati. Ma anche sulle piste, visto che
qualche ciclista più veloce di voi che vi sorpassa lo trovate sempre (non vale
per Dumil, ovviamente)
Infine il tipo più pericoloso di cuffie sono quelle con la
soppressione attiva del rumore. La prima volta le vidi in mano ad un rampollo
di una delle più ricche famiglie italiane, mentre collaudavamo il suo
elicottero appena comprato. Io le indossai (l’elicottero è un posto veramente
rumoroso, senza cuffie non si può sentire la radio) ma la soppressione attiva
del rumore esterno, per quanto confortevole, mi pareva isolare il pilota anche
da quei rumori che è vitale ascoltare. Adesso queste cuffie sono disponibili,
ma secondo me me sono proprio quello che non si deve assolutamente portare su
una bicicletta, o correndo, e anche in canoa. Insomma vanno bene solo se stai
seduto.
Ma bisogna proprio vietarle?
Ascoltare musica
da alto volume in bici è, secondo me, una grossa imprudenza e “andrebbe
vietata”. Il divieto però non dovrebbe includere gli auricolari aperti, quelli
usati per i telefoni. In effetti non c’è alcun bisogno di vietare le cuffie,
perché in Italia sono già vietate. Infatti l’articolo 173 comma 2 del CdS
recita:
2. E' vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi
radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti
dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'art. 138, comma 11, e di
polizia. E' consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare
purché il conducente abbia adeguata capacità uditiva ad entrambe le orecchie
che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani.
Il problema casomai è capire quali sono gli auricolari
“approvati”. Sto cercando un’idonea specifica
tecnica che lo dica nero su bianco.
Quindi come abbiamo visto, almeno per un aspetto, in fatto
di ciclabilità abbiamo battuto Boris il Roscio! Possiamo congratularcene!!!!
Anzi:
A BBoris, ma n’do’
vai! Te damo tre o quattrocento chilometri de piste ciclabili de vantaggio, ma poi
Ignazzio te ripia!
3 commenti:
è solo una parte del problema, faccio il tassista a Roma, e nonostante di prassi guidi il più fluidificamente possibile e moderando velocità, rischio di investire tante persone a piedi ed in bici durante il giorno; bisogna giuocare di anticipo...pedone o ciclista che sia se sta al cellulare o con le cuffiette è "assente", attraversa di spalle, col rosso, non si accorge di nulla. In mezzo a cio ricordo che vedo, spesso, anche col buio ciclisti senza luci ne giubbottino, per esempio c è unm tale che verso le 6 di mattina su via appia pignatelli va in bici, senza luci, ne casco, ne giubbotto catarifrangente.
Roberto.
il casco non è obbligatorio.
A quanto so' neanche il giubbotto, ma giustamente Roberto fa notare che qualcosa bisognerebbe averlo.
Sempre stato contro, in qualsiasi mezzo, di cuffie o simili. In auto perché rischi di uccidere qualcuno, in bici perché se mi uccidono vai tu a dirgli che potevi portarle. Troppo pericoloso, ed in città non ne sento il bisogno, forse per quello non le userei mai. Da qui a proibirle la strada è lunga, ma sarebbe lo stesso discorso della cintura di sicurezza.
Certi tipi di divieti vengono fatti per aiutare gli stupidi, tutti sappiamo che la cintura salva la vita (a me lo ha fatto) nonostante tutto con una scusa od un'altra c'è chi non la usa.
Mi dà fastidio, vado piano, sto attento, son troppo grasso, son troppo basso, mi rovina la camicia. In effetti potremo ragionare solo su altezza e larghezza, le altre le senti ma son cazzate. Quindi io Stato devo mettere l'obbligo delle cinture, che tra le altre cose limita anche il costo al SSN di certi incidenti. Nella mia città andare in bici è pericoloso, per via delle auto, tante e non hanno minimamente la cultura del ciclista, ma coi giusti accorgimenti aumenti la sicurezza, per esempio sembrare un albero di natale, di notte, aiuta parecchio. E penso che non indossare le cuffie mi aiuti ad evitare pericoli. Ho divagato?
Scusate :-D
Elio
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