Invece di scrivere un nuovo post, mi sembra il caso di riproporre uno già pubblicato nel giugno 2008. E' impressionante come risulti appropriato all'attuale circostanza.
Purtroppo ieri non mi sono potuto unire alla fiaccolata e ne sono molto dispiaciuto.
Spero di poter partecipare ad altre manifestazioni.
Di sicuro è il momento di riproporre, e con forza, il problema della sicurezza della circolazione dei ciclisti e dei pedoni.
Faccio però notare che nello stesso giorno dell'incidente di Eva sono morte nella loro Smart altre due donne, una all'incirca dell'età di Eva , uccise da una macchina che le ha tamponate "a velocità folle", guidata da un ubriaco. Il problema della sicurezza stradale non è solo di noi ciclisti.
Ora io non credo che gli incidenti potranno mai essere eliminati del tutto, ma anche dai dati pubblicati di recente nel Piano della Mobilità Sostenibile del Comune di Roma, dimostrano che la nostra città è sicuramente molto più pericolosa di altre città europee come Londra o Parigi.
sabato 7 novembre 2009
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