Alla distanza di sicurezza di qualche centinaio di km seguo, attraverso il Corriere della Sera, la vicenda delle polveri sottili a Milano. Stiamo parlando di 18 giorni consecutivi di sforamento dei limiti… Sono tanti, e tutti di seguito.
Guardando le previsioni Meteo dell’Aeronautica Militare, la situazione non dovrebbe migliorare eccessivamente fino a domenica… giorno per il quale il Sindaco di Milano ha indetto uno stop delle auto…
Per allora Madre Natura avrà avuto tutto il tempo di fare il suo corso e le polveri saranno state spazzate via dal vento. Magari, forte delle mutate condizioni meteo, il blocco potrà essere addirittura revocato…
(Un po’ come a Roma, in una delle ultime domeniche ecologiche, quando il blocco fu revocato due ore prima, alle 16 invece che alle 18, e il gruppo scout di mio figlio, che aveva portato i lupetti in bicicletta, si è ritrovato con i ragazzi in bicicletta per Roma e le auto in giro).
Forse se ci avesse pensato 10 giorni fa, se il blocco fosse stato di più giorni, la misura avrebbe potuto avere un qualche effetto. Capisco anche che un Sindaco ci pensi tre volte prima di mandare a piedi le persone, specie se è un Sindaco che porta il nome di una famiglia di petrolieri. Non sia mai, magari si scopre che al centro di Milano senza auto si sta meglio!
Il Sindaco comunque rivendica un’azione sistematica che ha ridotto di una certa percentuale i giorni di sforamento dei valori. Positivo, molto positivo, ma per esserne sicuri occorrerebbe riferirsi non solo al dato assoluto riportato nei comunicati (meno giorni di sforamento) ma anche ai giorni di alta pressione atmosferica, che negli ultimi anni mi sembrano diminuiti.
In pratica si tratterebbe di vedere se effettivamente è migliorata la percentuale di sforamenti rispetto ai giorni di alta pressione. Basta infatti che la situazione meteo sia più piovosa o più ventosa, che le polveri sottili diminuiscano per conto loro, e non è merito delle politiche, ma semplicemente delle condizioni meteo più favorevoli.
Per fortuna l’oncologo Veronesi disse che le polveri sottili non sembravano influenzare la percentuali di tumori ai polmoni. Però è stato annunciato uno studio che metterebbe in relazione l’aumento delle polveri sottili con l’aumento di asma (nessuna novità) e di ictus! Se fosse vero ci sarebbe veramente da preoccuparsi.
Quello che volevo sottolineare in questo post è il blocco delle automobili, anche solo domenicale, non è mai visto come un’opzione percorribile, perfino in una città che, come Milano, che è relativamente piccola, ha seri problemi di inquinamento e un sistema di trasporto pubblico piuttosto efficiente.
Secondo me è una faccenda psicologica, che ha a che fare con lo status dei notabili, ovvero l’influenza di coloro che ritengono degradante utilizzare il mezzo pubblico.
Un’altra impressione è che le Amministrazioni comunali in genere, e quelle di centro-destra in particolare, siano sinceramente terrorizzate dal fatto che la gente impari ad usare di meno l’automobile e finisca col prenderci gusto.
Rimango della mia idea che noi, piuttosto della Formula 1, dovremmo organizzare qualche giornata senza motori.
Ma vi ricordate le giornate dell’austerity degli anni ’70?
Io me le ricordo come una festa. Come se il Tevere smettesse di scorrere er un giorno e noi potessimo vistarne l'alveo.
Certo Roma senza auto è meravigliosa, Milano non lo so… Ma comunque, perché non riprovarci?
Per paura che la gente ci prenda gusto…