domenica 3 gennaio 2010

A sangue freddo: Maccarese, ore 13:58, assalto al treno per Roma.

Il piano è stato architettato da Zorro in maniera perfetta: per non destare sospetti ci si raduna presso una stazione lontana, Roma Ostiense, poi si percorrono circa 42 km in mezzo a sentieri fangosi per far perdere le tracce, ci si ritrova ad una stazione sperduta e si assalta il treno per tornare a Roma.

Grazie all’uso di Internet si è potuto far circolare la voce tra gli specialisti del ramo. Con discrezione e segretezza. Anzi, qualcuno si è tenuto talmente sul segreto da non avvisare che sarebbe arrivato e stava per essere lasciato a Roma.

Zitti zitti, in tute fosforescenti per non farsi notare, la banda ha lasciato la città e si è inoltrata per le selve. La marcia è stata dura, e alla fine erano tutti schizzati di fango per i percorsi impervi e sconosciuti.

Alla fine la banda è arrivata a Maccarese. Per non dare nell’occhio un gruppo si è diretto alla trattoria, un altro alla stazione, e un altro al paese, dove si è finto interessato ai panini locali.

All’ora X-25 il gruppo dei paninari ha ripreso o la pista ciclabile che collega la stazione al paese, e lì accade l’imprevisto: il Marziano, mentre legge un messaggio inviatogli dalla madre e dalla sorella, si distrae e passa su di un ramo con spino, e fora a X-12. E’ perduto? Il piano va a monte?
No, per fortuna con l’aiuto del gruppo monta la camera d’aria di scorta in 5 minuti ed è di nuovo in sella. (…Se solo la camera d’aria di scorta non avesse avuto il buco di scorta, la cosa sarebbe stata perfetta. Vatti a fidare delle camere d’aria).

Comunque a X-5 sono arrivati in stazione.Per non farsi notare si raggruppano tutti insieme.

X-4 arriva il treno. Il vagone obiettivo (in codice bagagliaio, sui treni ristorante ci sono anche il bagagliaglio e il bagagliolio, ma non era quello il caso).) dell’assalto è in testa. La banda corre e, al momento dell’apertura delle porte, salta a bordo sfoderando i biglietti. Per terrorizzare il personale qualcuno è addirittura armato del supplemento bici.

La reazione del capotreno è immediata. Armato di regolamento cerca di ributtare sulla banchina tutti quelli la cui bici che non entra nel bagagliaio.

Ma la sua partita è senza speranza: il treno è semivuoto e la risposta della banda è corale: ormai che siamo a bordo non abbiamo alcuna intenzione di scendere. Ed è il successo dell’assalto: tutta la testa del convoglio è occupata con le biciclette, mentre per festeggiare ci si dà all’orgia del panino, mentre il capotreno ad ogni fermata deve scavalcare tutte le bici.

L’unico perplesso è il Marziano che non capisce perché mai su di un treno con la bicicletta disegnata fuori non ci sia un ciclista che ripari le gomme. Infatti sui treni dove c’e’ disegnato il bicchierino del cocktail c’è il bar.

Tutti concordi: la prossima volta invece di Maccarese si va a Fiumicino e si torna in aereo all’Urbe, e poi si fa la ciclabile di Monte Antenne.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Stavano per lasciarmi a Maccarese quei fetentoni delle FS! Infatti mi hanno sbattuto la porta in faccia e solo la mia espressione da madre disperata e sperduta li ha fatti intenerire e decidere di ammettermi a bordo!!
;-)

Ma se pò campà così?

Mamaa

Lug il Marziano ha detto...

Lo so', infatti vorrei fare un post apposito.

Comunque se ti avessero lasciato a terra sarei rimasto con te.

Eppoi bastava andare in coda al treno... E quando ti beccava!!!!

In compenso tra Trastevere e Nomentana sono stato tutto il tempo a parlare con il capotreno.

Mannaggia, Non riesco a pubblicare le foto...

Anonimo ha detto...

Divertente il tuo resoconto, capita spesso di dover assaltare i treni, sai...quando si è "brutti sporchi e cattivi" come noi succede anche questo.
Anna Maria

Lug il Marziano ha detto...

Non per fare il razzista, ma in confronto alla media dei passeggeri di un normale giorno lavorativo qui siamo tutti superaristocratici...

Alessandro ha detto...

Spero vi siate tolti il fango prima di salire su un mezzo pubblico. :P