Domenica è stata una giornata di visite familiari.
Ho preso il treno da Roma e, caricatavi la bici, sono andato a Nettuno.
Nel pomeriggio, verso le quattro, mi sono sgranchito un pochino le gambe andando fino a Torre Astura.
Se ben ricordo la distanza (sono senza contacilometri sul "cancello") sono una dozzina di chilometri di strada, più circa un altro di sterrato in pineta.
Non ho avuto un'idea originalissima, avendo incontrato almeno due torme di ciclisti che torbììnavano dal bagno, ma è stata una bella gita.
E' buona per una scampagnata estiva con bagno, ma purtroppo non è abbastanza lunga per farne una gita con cicloappuntamenti. Comunque qualche idea per giretti in loco ce l'avrei.
Vedrò di svilupparla.
Da notare l'estrema pulizia della pineta, anche se ad ogni metro e mezzo si trova un cassonetto della spazzatura, cosa che rende la pineta (almeno il poco che è accessibile) poco attraente.
I miei complimenti a chi la tiene pulita, ma una domanda per il volgo: possibile che non si riesca a convincere i nostri gitanti (molto simile a gitani) a ri-portarsi appresso, magari fino al cassonetto della strada, l'immondizia generata?
D'altra parte se all'andata ti porti il panino non dovresti avere problemi, al ritorno, a riportarti le cartacce nello zaino!
Evidentemente vi è la solita "insofferenza ecologica" dell'Italiota alla gestione dei rifiuti.
mercoledì 22 settembre 2010
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2 commenti:
...sbaglio, o questa era l'ultimo giorno per accedere all'area?
Lo sai che non lo so? Pensavo che il passaggio stesse aperto tutto l'anno!
Chiederò al Poligono!
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