martedì 19 febbraio 2013

Invidia Bruxellese


Al ciclista romano –che apprezzi le frequenti pedalate nella pioggerella- Bruxelles appare come  una specie di terra promessa. In effetti a qualunque Italiano che non si terrorizza per soli 200/250 giorni l’anno di cielo coperto, l’invidia per una città così ben tenuta e ordinata monta presto.

Il primo dato che appare al Frequent Bruxeller (anche se la teleconferenza ormai sta svuotando gli aeroporti) è il ritmo impressionante di costante messa in cantiere di opere di miglioramento delle infrastrutture (Mezzi pubblici, piste ciclabili, tram e anche strade) e del loro completamento ed entrata in funzione, cosicchè se ne riesce a godere in poco tempo.

Non solo, ma le cose hanno un bassissimo tasso di vandalizzazione, per cui tendono a conservarsi pulite e untaggate, nonché funzionanti, per moltissimo tempo. Si rompono, per carità, ma –udite udite- vengono anche riparate.

Ma veniamo alle biciclette:

Piste ciclabili: un fiorire di nuove piste ad ogni ristrutturazione di strada…

Corsie ciclabili: dove non si possono fare le piste, fuori dalle zone 30, compaiono le corsie ciclabili, anche in contra-flow. Adesso cominciano ad utilizzare il materiale catarifrangente, per cui sono molto evidenti anche agli automobilisti, specie quelle in contra flow.

Sensi unici permessi alle bici: tutti quelli delle zone 30.

Spazio per le biciclette ai semafori: ormai ce l’hanno tutti

Bike sharing: dopo un periodo di stasi è ripresa l’espansione verso la media periferia.

Doppia fila: praticamente assente.

Parcheggio bici: tutti gli edifici pubblici hanno le loro rastrelliere… in alcuni casi anche coperte!

Bici su metro e bus: nella metro sempre fuori dalle ore di punta. Adesso anche in alcuni tram (fuori dalle ore di punta). Ovviamente parliamo di bici non pieghevoli, quelle pieghevoli sempre…

Il risultato è che il numero di ciclisti sta aumentando in maniera continua e ormai  rappresentano non meno del 10% del traffico… e siamo in pieno inverno!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il ciclista a roma oltre a dover sopportare l'IGNORANZA incredibile dell'automobilista medio romano (vedi tuo braccio teso per svolta a destra e auto che, anziché decellerare, accelera per sorpassarti a destra - imbecille di merda sull'appia nuova altezza svolta a destra santa Maria delle mole, svolta a sinistra stazione casabianca di ciampino sappi che ti ho augurato una morte lenta e dolorosa) deve avere a che fare con rifiuti in ogni santo angolo della città, bordo strada pieno di breccia e vetri, buche incredibili, e compagnia bella..e poi, se ti permetti di salire sul marciapiedi per fare due metri c'è pure la signora che ti rimprovera!! Signora mia, ma l'hai visto che non riesci più ad uscire dal portone e a camminare sul marciapiedi per quante macchine ci sono in divieto?? E ti incaxxi con me??Per l'amor di dio, non rompere i coglioni!
Io un cambiamento possibile lo vedo. Si, cambio io città e non vedo l'ora...
Complimenti per il sito Marziano! Continua a combattere, io nun ce la fò più..!!un caro saluto!