lunedì 11 febbraio 2013

Piove sul povero automobilista

Quando piove il ciclista viene compianto, ma è nulla rispetto a quello che accade al povero automobilista... lui sì che è da compiangere!

Innanzitutto al poverino si bagna tutto l'esterno dell'auto. Va via anche la povere, è vero, ma povera carrozzeria... sempre poi  che non si dimentichi un pezzettino di finestrino aperto, allora è la tragedia. Sedile bagnato, che rende l'auto praticamente inutilizzabile.

Poi come comincia a piovere all'automobilista gli si allaga casa... altrimenti perchè correrebbe tanto appena cominciano due gocce? Evidentemente la casa si sta allagando, i genitori stanno per morire affogati, i figli in umido con la polmonite incipiente.

E tutto questo con una serie di fastidiosissime avarie che tolgono il gusto di guidare.

La prima cosa che va fuori uso sono finestrini e specchietti retrovisori.

Infatti l'automobilista con la pioggia riesce a guardare solo avanti. Il mondo a lato o dietro perde qualunque consistenza. Cambi di direzione, retromarcia, tutto è fatto -poveraccio- senza poter guardare chi arriva... oddio, i TIR, i Tram, i SUV anche se non li vede riesce almeno a percepirli, forse per istinto di auto... conservazione. Altri oggettini, tipo moto, bici e pedoni non ce la fa proprio... d'altra parte, come si può biasimarlo? Come si può vedere con i finestrini fuori uso?

L'altro item che va fuori uso sono le frecce. Come comincia a piovere si bloccano, probabilmente per cortocircuito, e il povero automobilista non può che rassegnarsi a cambiare direzione senza segnalare... poveraccio.

Ma la cosa più brutta di tutte rimane l'assillo -già citato- dell'acqua che cade di fuori...

E' qualcosa di profondamente interiore. Uscire ed entrare dall'auto diventano una vera croce, manco fosse fatto di zucchero. Tutto a scatto. Si apre di scatto lo sportello e si tira fuori l'ombrello a scatto, prima che l'acqua allaghi il portaoggetti dello sportello.

E' ovvio poi che non si possa percorrere molta strada a piedi sotto la pioggia. Quindi ragazze, mamme, bambini, suocere, tate, colleghi, zii, nipoti, consanguinei, prodieri e timonieri, allenatori, idraulici, istruttori, maestri di sci (d'acqua e neve), e chi più ne ha più ne metta, vanno caricati e recuperati di fronte al loro portone sempre e comunque. Ed è giusto che tutti si aspetti che queste persone, si tuffino per strada e salgano sull'auto spalancando lo sportello all'impronta e chi arriva capirà che nessuna di queste categorie possa bagnarsi.

La pioggia incute vero terrore: il povero automobilista è poi così terrorizzato dall'acqua che rimane vestito da pioggia anche all'interno dell'auto. Non solo mantiene sulla zucca il proverbiale cappello, ma qualcuno addirittura tiene aperto l'ombrello, tanto è allenato a guidare con il telefonino...

Ah, già dimenticavo. Piove. E allora mamme, nonne, zie, amanti, papà(s), fidanzate chiamano per assicurarsi che tutto vada bene malgrado la meteorologia inclemente... E che fai, non rispondi? Non starebbe bene... Vabbè la pioggia, ma l'educazione prima di tutto!!!!




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