Sono un esponente del razionalismo romantico...
Razionalismo perchè credo nella ragione, romantico perchè penso che usandola si possa, alla fine migliorare il mondo (è un'idea molto romantica).
Per questo non riesco ad adattarmi a quei pezzi sui giornali che parlano di bicicletta, anche in termini molto positivi e romantici, ma nei quali tanto incensamento lascia la sensazione di fare parte di un club di svampiti... tipo non aver mai preso una metro.
La pietra dello scandalo è una petizione poco accurata su una piattaforma di petizioni. Poteva essere un'onestissima e sottoscrivibilissima petizione sull'argomento dell'orario di trasporto biciclette ad altre ore di basso traffico, invece la petizione richiede l'indiscriminata apertura della metro alle biciclette non pieghevoli e per di più senza pagare nulla
a) Bici in metro
Eh sì, perchè se sei uno che la metro la frequenta, sai benissimo che nelle ore di punta non c'e' trippa per gatti. A Piazza Bologna, che frequentavo abbastanza, avevo difficoltà a metterci la mia persona, figurati una bicicletta.
Dirò di più, chi prende la metro, o altri mezzi pubblici nelle ore di alta frequentazione, sa benissimo che anche una pieghevole è di difficile gestione. Innanzitutto perchè ingombra come una valigia, ma poi perchè, a differenza di una valigia, tende a sporcare di grasso chi ci si avvicina troppo (a meno che non prendi una tilt che ha la cinghia di trasmissione).
Non solo, ma anche se riesci ad entrare nella metro, uscirne al momento giusto comporta più o meno le stesse difficoltà.
Allora cosa puoi fare, nelle ore di punta? Per esempio riservare due posti bici sulla metro, che prendono il posto di dieci persone... ce lo vedete voi la stazione di Bologna, 10 persone che non occupano il posto della bici la mattina alle 8? Ma dai...
b) Bici gratis
E poi, anche se riesci a piazzare la bici dentro, dovresti pure non pagare nulla, lasciare a terra passeggeri paganti per far salire le bici gratis? Ma come si fa solo a pensarle queste cose, e a dargli spazio su giornali che dovrebbero fare ben altre battaglie. Sarebbe l'equivalente trasportistico del ragionamento pane & brioches attribuito alla povera Maria Antonietta.
La logica dietro questa decisione sarebbe quella di recuperare poche unità di persone che non hanno la pieghevole... sicuramente i numeri in gioco sono così pochi da non costituire alcun beneficio concreto sul piano ambientale. Stiamo parlando di due ciclisti a convoglio... Sulla linea B si parla di 60 ciclisti l'ora (considerando entrambe le direzioni). Numeri evidentemente insignificanti anche se fossero tutti ex-automobilisti.
c) Morale della favola
Quale morale ha questa favola? Beh... siamo seri e facciamo petizioni serie. Per esempio l'espansione dell'orario di accesso delle bici, che potrebbe andare dalle 10 alle 15 comodamente. O anche prima delle 7. Una bella petizione per questo andrebbe bene, benissimo.
Poi puoi sempre usare le pieghevoli...
Lasciamo perdere le cose assurde, facciamo solo brutta figura.
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