Facciamo un salto indietro nella storia di Roma. Siamo nel a.390 c. Il Gallo Brenno ha sbaragliato i Romani e conquistato l’Urbe.
Come tutti i barbari che vivono di rapina, propone un riscatto alla popolazione dell’Urbe, la vita in cambio dell’oro che, presumibilmente nascosto, difficilmente sarebbe riuscito a trovare (in maniera completa).
Alla pesa dell’oro ci sono un po’ di discussioni sulla misura, etc. La tradizione vuole che Brenno abbia lanciato la propria spada sul piatto della bilancia (ovviamente non dalla parte dell’oro) e abbia pronunciato la famosa frase Vae Victis, Guai ai Vinti, per ricordare che alla fine chi vince comanda. Punto.
Se non che a quel punto si presenta un certo Marco Furio Camillo che, tornato con un esercito dalle campagne circostanti, di frase ne pronuncia un’altra, altrettanto famosa: “Non con l’oro ma col ferro si libera Roma”. E giù botte a Brenno, che deve scappare e tornarsene da dove era venuto.
Per tornare ai nostri giorni, ho letto da qualche parte che l’amministrazione comunale intende aumentare l’importo delle multe per chi viene sorpreso senza biglietto sul bus. Bellissimo, ma nei tanti giorni che ho usato il bus da settembre ad adesso, non ho visto mai un controllore. A Bruxelles sì, ma a Roma no. E allora?
Quello che spaventa il criminale non è tanto l’entità della pena, ma la probabilità di beccarsela.
Per questo la pena di morte non funziona come deterrente. perchè chi compie certe cose pensa di farla franca, e non perchè ha paura di essere giustiziato più di quanto abbia paura di farsi trent’anni o l’ergastolo.
Quindi l’ATAC farebbe bene a soprassedere ad aumentare le multe, il cui esagerato importo è anzi un freno alla loro comminazione in tutti i casi dubbi, e invece mandare in giro un numero decisamente più alto di controllori, così da incrementare la probabilità di prendere la sanzione.
Solo che mandare in giro i controllori costa fatica e tempo, e non è un mestiere piacevole, specie in Italia, dove vige la logica del “povero Cristo che prende il bus, se avesse due lire andrebbe in macchina”.
Ricordiamoci la lezione di Camillo: Non è con l’oro (l’entità delle multe) che si libera Roma, ma con il ferro (andare a fare i controlli)... e pure con tram e metropolitane (tanto per rimanere in tema di ferro).
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