Dopo un lungo periodo di siccità, che è culminato in tre giorni di sole –freschi ma di sole- a Pasqua, finalmente è tornata la pioggia!
Anche se ciclisti e motociclisti possono lamentarsi, in realtà tutta la campagna sta soffrendo per la mancanza di acqua, e da un po’ di tempo la parola “razionamento” affiora nei notiziari agricoli e no.
E’ un fatto che l’inverno è stato secco, poche precipitazioni e poca neve. Poco scioglimento dei ghiacci e anche la primavera fino a questo momento è stata avara di acqua. Il che ci ha consentito di fare la maggior parte delle gite senza la scocciatura del fango, e non è poco, ma adesso basta!
Detto questo, sono cominciati “i guai” per coloro che –come noi- usano molto la bicicletta, e sono terrorizzati dall’idea dell’autobus pieno di passeggeri bagnati e dei loro ombrelli.
Per quanto mi riguarda debbo dire che, a parte il fastidio di stampo intellettuale nel prendere la bicicletta con la pioggia, la protezione è ormai diventata una tecnica e non più un’arte.
La tenuta comprende:
- Scarpe passabilmente impermeabili;
- Pantaloni impermeabili
- Poncho impermeabile;
- Cuffietta da doccia su casco.
Il tutto ha un costo estremamente modico (le scarpe comunque fanno comodo sempre, anche col sole) ed efficacia provata. La pellicola di plastica separa l’acqua esterna da quella interna, ovvero in mancanza di tessuti traspiranti tipo Goretex, tutto quello che sta fuori rimane fuori, ma l’acqua interna lì rimane… il che consiglia di rimandare tragitti molto lunghi.
Purtroppo rimane il grave handicap della pioggia, ovvero gli automobilisti nel pallone. Sappiamo bene come noi Romani siamo infastiditi dalla pioggia in generale, e l’automobilista è il Romano dei Romani. Smette di guardare fuori dai finestrini perché si appannano e si concentra sulla strada davanti a sé, almeno per quello che può considerando la necessità di mantenere i contatti con amici e parenti al telefono.
Ne stanno studiando modelli con straccio tergi vetri incorporato, proprio per le giornate di pioggia! Risparmiano sull’auricolare che tanto non lo usa nessuno!
Quindi occhio! E comunque cerchiamo di vestirci con colori sgargianti, perché quando piove siamo anche meno visibili del solito! Salvaiciclisti anche con la pioggia.
3 commenti:
Aggiungo il consiglio di avere un fischietto da usare nelle rotonde e negli incroci congestionati di traffico.
Proprio ieri sera verso le otto mi è stato utilissimo per avvisare un autobus che non avrebbe rispettato lo stop ed un'auto che non mi avrebbe dato precedenza sulla rotonda. Certo potevo frenare io ma il rischio è di scivolare. La cosa che fa innervosire è che nonostante mi abbiano visto (giubbino impermeabile giallo, luci e bici bianca) abbiano cercato di tirare dritto anche se eravamo sotto la pioggia battente. Non è questione solo di precedenza (che pure avevo) ma di solidarietà che purtoppo è sempre più in calo.
Marco bikediablo
a) Hai riempito il Form sugli eventi di pericolo?
b) il fischietto è semplicemente portentoso!!! E spaventa anche i cani!
bella la tenuta da pioggia, e la dritte sulla cuffia da doccia (magari con i fiorelloni tipo quelle della nonna!!)
e complimenti a marco per l'idea del fischietto, che mi andrò subito a comprare
ma perché i cani ci odiano?
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