Me ne stavo andando allegramente con la mia bici da città –il
cancello- per le campagne di Nettuno, zona bosco di Foglino, quando la fila gira
attorno ad una grande pozzanghera, l’acqua ferma che riflette il cielo azzurro
con tante nuvole bianche.
Tutti quanti girano attorno al pozzangherone. Io mi ero
fermato a fare qualche foto, scatto in avanti per raggiungerli. A quel punto la tentazione diventa troppo forte,
e decido di tagliare per la pozzanghera, alla fine che mi importa se mi bagno
un po’…
Bene, taglio per la pozzanghera, ma questa si rivela più
profonda del previsto. Anzi, troppo profonda, tanto che finisco a mollo fino
all’ombelico, e sono costretto a scendere dalla bici (che scompare sott’acqua)
per non finire sott’acqua anche io.
Purtroppo l’acqua non è bella. Sì, rifletteva il cielo, ma è
nera, e una sacco di fango sta venendo su, a causa della mia bravata, ed è
diventata tutta nera. Mannaggia, debbo recuperare la bici ed uscire. Ma come
faccio è tutta sott’acqua… non importa, mi metto a tastare il fondo con i
piedi, appena la trovo mi chino e la tiro su…
Ma non è così facile… infatti tasto il fondo con il piede ma
non trovo nulla. Giro, giro, giro, e non si sente niente… Allora capisco che mi
sono allontanato dal punto dove era la bici, o forse lei è affondata nel fango.
Oddio che idiozia ho fatto, la mia povera bicicletta… Presto, SOS, qualcuno
salvi il cancello!
E solo allora mi sono tirato a sedere di scatto sul letto,
per poi ricadere sul cuscino tutto sudato, contento di essermi (finalmente) svegliato.
Nessun commento:
Posta un commento