Vigili
Grazie per averci scortato fino al cancello numero 4.
Qualcuno ha protestato per l’atto di forza (le auto di
traverso sulla strada…) “Che ci fermiamo
qui?” “E ‘ndo’ volete arrivà?” “Ar Circeo” “Ahò, ma a me m’avete detto che qui
volevate arrivà , e qui v’avemo portato”
In effetti qualcuno non era contento e pensava di continuare
a ciemmare molto più in là… ma dai, è andata fin troppo bene!
Salvate il naso dei ciclisti
Un grazie come una casa alla nostra Antonietta (Contadera)
di CIcloappuntamenti, che con la sua crema mi ha salvato il naso dalle
scottature.
Per me un problema serio, per fortuna che ho preso il casco
da escursione, dotato di ampia visiera, per cui il viso è rimasto comunque abbastanza
in ombra.
Per essere sicuro della visiera, non potendo tenere d’occhio
la punta del naso, ci punto un dito contro… se la punta del dito –che riesco a vedere-
entra nel cono d’ombra, allora va tutto bene.
Brompton Francais
Alla Ciemmona hanno partecipato un sacco di stranieri. Tra i
ciclisti di spicco, una Brotmptoniana da Marsiglia, a schiena tutta nuda, uno
schianto (da dietro).
Vedendola con occhio critico non era poi un granchè, ma
oggettivamente queste francesi hanno un modo di presentarsi che tende ad mettere
in minoranza cicliste di ben altra sostanza…
Battisti, questo sconosciuto
Ciemmona verso i cancelli di Ostia.
Superata la pineta, ci siamo avviati tranquilli verso i
cancelli… tutti a pedalare piano, sollevati che la strada era finita. Accanto a
me capita quel simpatico chitarrista che ha fatto tutta la ciemmona su un abici
senza manubrio, che davanti ha una ruota pivottante. Un simpatico mezzo,
stabile a bassa velocità (oltre una certa velocità si accoppiano le
sollecitazioni della ruta anteriore con le basse frequenze dei moti propri della struttura portante, e il tutto
si destabilizza. Lui rallenta e va tutto bene), che tine le mani libere, per
esempio di suonare la chitarra, con il solito codazzo di fanciulle adoranti.
“Una casa io l’ho” Ta-dada-dada’
“Un lavoro io l’ho” Ta-dada-dada’
E alla sua vicina che gli pedala accanto con fare sognante “La conosci questa”? e lei “Mai
sentita”
“Cosa voglio di piu’”
Ta-dada-dada’
E io suggerisco “Un manubrio per la bici”. Lui proprio m’ignora e
continua la canzone
E la mia vicina di pedalata “Ma non è possibile non aver mai sentito “Anna” di Battisti”
Pineta Fever
La pineta non è solo un luogo di
divertimento, ma è anche un luogo di lavoro. Tra i lavoratori più assidui molte
(povere) fanciulle africane che stavano con gli occhi sgranati a guardare il fiume
di ciclisti che passava, passava e non si fermava nessuno (che io sappia). Chissà
che pessima opinione si saranno fatta della virilità del ciclista.
Una poi, nel tentativo di pescare
qualche cliente, si è messa chinata a natiche nude piantate verso la fiumana
che avanzava lentamente.
Mi chiedo cosa avranno detto i
genitori ai pargoli che così eroicamente ci hanno seguito fino alla fine.
5 commenti:
Carissimo Luca,
leggo i tuoi post sempre con piacere!
Io purtroppo non ho potuto partecipare a questa ciemmona quest'anno, ma spero nelle prossime versioni!
Ora sono a casa, devo riposare per un piccolo interventino, ma appena mi riprendo e compro una bella bici, vorrei tanto accodarmi ancora ai vostri bellissimi giri! Un salutone Margherita
Caro Marziano, il ciclo-chitarrista a trazione musicale chiede venia per aver ignorato il tuo brillante suggerimento ma pare che, trattandosi di un umano di genere maschile, non riesca a fare più cose contemporaneamente! ;)
p.s.: per la prossima Ciemmona, studiati 'Anna' che la dedichiamo insieme alle fanciulle adoranti!
@Margherita
spero che ti rimetta presto. Mi dispiace, ma rileggendomi mi trovo un tantino prolisso. Vediti i post di 2/3 anni fa... (sarà la vecchiaia)
@Angelo
Complimenti per la bici e per la canzone... semplicemente mi stupivo per chi non conosce Battisti ("Mai sentita").
Dovrei rispolverare il flauto, ma non sarei mai capace di suonarlo andando in bici!
Lug
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