giovedì 7 maggio 2009

Corridoi della mobilità e loro cambiamenti, giustificati e no

Uno dei problemi italiani è la difficoltà che hanno politica e amministrazione a conciliarsi con la razionalità. I politici italiani, anche quelli di stampo amministrativo, fanno fortuna soprattutto se sanno parlare alla pancia della nazione. Sì, perché l’Italia sembra ragionare con la pancia e non con la testa.

Il mondo moderno è complesso e complicato. Irto di problemi sempre nuovi. Ragionare con la pancia ci condanna ad una perdita costante di efficienza.

Sì, perché le cose ci costano troppo, e perché non riusciamo ad ottenere gli stessi risultati dei paesi più avanzati. E il debito pubblico aumenta e le prestazioni dello Stato diminuiscono.

Infatti più il debito aumenta e meno soldi rimangono per i servizi, in quanto aumenta la percentuale di tasse che serve a ripagare gli interessi (ai tempi di Prodi parlavamo di 20 mld di euro l’anno… pari a circa 330 euro per anno a testa).

Purtroppo i politici che hanno parlato alla testa della gente sono stati cancellati dalla scena degli ultimi anni: ad esempio quei pazzi (Repubblicani a sinistra, Liberali a destra) che all’inizio degli anni 80, confrontando la dinamica demografica con le leggi sulle pensioni avvertivano che erano in arrivo guai seri. Sono vent'anni che combattiamo senza ottenere quasi nulla: ed in effetti noi Italiani (centro destra, centro sinistra) non stiamo riuscendo a cabiare le cattive abitudini.

Nel nostro piccolo, prendiamo il problema del corridoio della mobilità di Togliatti. Facciamo finta che la pista ciclabile non ci vada di mezzo, e che quindi non sia un fatto personale.

Il Sindaco, intervenendo dopo un incidente, fa finta che l’incidente sia colpa del corridoio (senza attendere una pur sommaria inchiesta), e venendo incontro alle richieste dei residenti e degli automobilisti che utilizzano la Togliatti… lo ha “cancellato” motu proprio.

Il corridoio era costato (due anni fa) circa 12 milioni di euro. Bene: la decisione è spostare il corridoio della mobilità al centro della strada, liberando le due corsie attualmente occupate.

Per carità, tutto bene, si potenzia trasporto pubblico e privato. Ma a ben vedere le modalità sono assurde: infatti, a sentire i giornali, il Comune non ha intenzione di realizzare prima il corridoio centrale e poi di smantellare quello esistente, ma prima di procedere immediatamente allo smantellamento di quello esistente e poi alla realizzazione di quello centrale.

La prima domanda che ci viene in mente: ma ci sono già i soldi in bilancio per quell’altro? Non è che si fa fuori il vecchio corridoio per poi accorgersi che l’altro costa troppo? E gli utenti del mezzo pubblico cosa faranno nel frattempo? Ma facciamo finta che ci siano i soldi in bilancio…

Ci domandiamo: esiste un cavolo di studio o di analisi che dica quante persone si spostano sul bus e quanti in auto nelle ore di punta? Magari si scopre che coloro che vanno sull’autobus sono tre volte quelli che grano con la macchina, o viceversa.

Insomma, il Sindaco potrebbe avere uno straccio di una giustificazione per dire se fa bene tenere o a smantellare il corridoio, e non semplicemente perché così gli gira?

Perché le alternative sono due:

a) il corridoio serve, ovvero attraverso il corridoio, nell’ora di punta, passano più persone di quelle che vanno in auto. Allora andrebbe anche bene investire per un nuovo corridoio, ma diventa una follia smantellarlo come prima azione;

b) il corridoio non serve, allora perché spendere ulteriori quattrini per rifarlo?

Signor Sindaco, siamo maleducati se chiediamo di vedere la giustificazione tecnica ed economica delle Sue decisioni? Lo capiremo mai che il trasporto pubblico di una grande città è un fatto tecnico economico prima che politico?

2 commenti:

Mammifero Bipede ha detto...

Come ti ho già scritto ho avuto modo di seguire l'evoluzione del "corridoio Togliatti" dall'inizio.
L'idea era buona, ma i lavori sono stati condotti "ad minchiam canorum", per cui si sono creati più malumori che risultati effettivi.
Immagino che ci rimetteranno mano, riuscendo a peggiorare via via sempre più la situazione.

Perché il problema, con "la pancia", è che quello che ci entra dentro esce poi da un'altra parte... trasformato.

Questo è il meccanismo in base al quale funziona il nostro paese.
:-(

Lug il Marziano ha detto...

Se ben ricordo nel 2006 vi era il problema del tempo secco e dell'alta pressione, per cui erano iniziati i blocchi delle auto a catena... e furono realizzati i corridoi della mobilità.

Ora si vuole tronare indietro... Va bene, ma facciamolo con metodo. altrimenti avremo solo peggioramenti...

Domenica non so'... infatti il richiamo della foresta è fortissimo!