Per capire l’Italia, occorre tenere presente una cosa: l’Italiano ha capacità di sopportazione immani. L’unica cosa che non può sopportare è passare da fesso.
Quindi, finchè seguire le regole comporterà lo svantaggio pratico di chi le segue, la battaglia sarà persa in partenza.
L’altro giorno arrivo (a piedi) sotto l’ufficio e vedo un ausiliario del traffico che, pettorina fosforescente, sta assegnando una multa ad un’auto ferma nelle strisce blu.
Tutto intorno auto parcheggiate abusivamente fuori dalle strisce blu, sui passaggi pedonali e sul marciapiedi, anche a spina di pesce o in doppia fila (sul marciapiedi…).
Gentilmente gli chiedo:
“Scusi, e quelle non le multa?”
“ No, mi dispiace, non posso farlo. Non ne ho l’autorità”.
La risposta è in linea con le ultime sentenze del TAR. Del Consiglio di Stato, della Cassazione e della Corte Costituzionale: gli ausiliari del traffico posso operare solo in ambiti estremamente ristretti.
Allora, succede che gli ausiliari passano tutti i giorni, magari anche due volte al giorno, i Vigili Urbani tutti i mesi, magari anche due volte al mese. Questo significa che chi parcheggia nelle strisce bianche o blu, senza dare fastidio a nessuno, è soggetto ad una probabilità dalle 30 alle 60 volte maggiore di beccarsi una multa rispetto a chi parcheggia sul marciapiedi o sulle strisce pedonali. Poi ci si stupisce se l’Italia va a remengo.
Quando poi cresci, capisci che queste cose non accadono per caso. La società italiana è ancora troppo basata sulla furbizia. Devi dimostrare di essere tanto furbo da fregare gli onesti ed i leali. Ordine e legalità sono una cosa da idealisti, che se lasciati liberi nel sistema possono procurare danni. Sono necessari, ma meglio lasciarli confinati ai livelli medio-bassi della società.
Per carità, non credo che il problema non sia solo italiano, ma rispetto ai paesi civili, da noi assume dimensione patologica.
Quindi, finchè seguire le regole comporterà lo svantaggio pratico di chi le segue, la battaglia sarà persa in partenza.
L’altro giorno arrivo (a piedi) sotto l’ufficio e vedo un ausiliario del traffico che, pettorina fosforescente, sta assegnando una multa ad un’auto ferma nelle strisce blu.
Tutto intorno auto parcheggiate abusivamente fuori dalle strisce blu, sui passaggi pedonali e sul marciapiedi, anche a spina di pesce o in doppia fila (sul marciapiedi…).
Gentilmente gli chiedo:
“Scusi, e quelle non le multa?”
“ No, mi dispiace, non posso farlo. Non ne ho l’autorità”.
La risposta è in linea con le ultime sentenze del TAR. Del Consiglio di Stato, della Cassazione e della Corte Costituzionale: gli ausiliari del traffico posso operare solo in ambiti estremamente ristretti.
Allora, succede che gli ausiliari passano tutti i giorni, magari anche due volte al giorno, i Vigili Urbani tutti i mesi, magari anche due volte al mese. Questo significa che chi parcheggia nelle strisce bianche o blu, senza dare fastidio a nessuno, è soggetto ad una probabilità dalle 30 alle 60 volte maggiore di beccarsi una multa rispetto a chi parcheggia sul marciapiedi o sulle strisce pedonali. Poi ci si stupisce se l’Italia va a remengo.
Quando poi cresci, capisci che queste cose non accadono per caso. La società italiana è ancora troppo basata sulla furbizia. Devi dimostrare di essere tanto furbo da fregare gli onesti ed i leali. Ordine e legalità sono una cosa da idealisti, che se lasciati liberi nel sistema possono procurare danni. Sono necessari, ma meglio lasciarli confinati ai livelli medio-bassi della società.
Per carità, non credo che il problema non sia solo italiano, ma rispetto ai paesi civili, da noi assume dimensione patologica.
Vorrei infine ricordare una cosa.
La furbizia e l’astuzia sono le doti dei distruttori e dei truffatori. Di chi vuole aumentare l’entropia del mondo, lucrando sulla confusione o sulla distruzione. Degli speculatori, dei sabotatori e dei terroristi.
Dei Gengis Khan, che distrusse imperi senza costruire nulla, e dei Bin Laden, che possono abbattere le Torri Gemelle usando aeroplani ma non sono in grado di realizzare ne’ le une ne’ gli altri.
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