Su uno dei giornali distribuiti gratuitamente in metropolitana ho trovato una storia parente stretta di quella che Roma Ciclista ha riportato qualche giorno fa, ovvero la progressiva e inarrestabile scomparsa delle corsie preferenziali.
La prospettiva stavolta è diversa, ed è prettamente automobilistica… a causa della mancanza della segnaletica a Via IV Novembre, le auto imboccano la corsia preferenziale e vengono multate dagli ausiliari ATAC.
Sicuramente ci può cadere qualche “straniero”, non i Romani che sanno che lì c’e’ una corsia preferenziale da svariatissimi anni.
Ma il punto non è questo, è la mancata protezione di una corsia preferenziale ad un passo dal posto più brulicante di Vigili dell’Urbe, e la non apposizione delle borchie.
Quanto costa alla collettività la mancanza della protezione alle corsie preferenziali?
Da non esperto del settore vedo due alternative: un costo “vivo” delle maggiori spese ATAC legate ai più lunghi tempi di percorrenza, ed il costo del ritardo dei passeggeri. Questo è enorme, ma non quantificabile facilmente.
Se poi partiamo dal principio che prendi il mezzo pubblico evidentemente non conti niente, il conto è presto fatto: costo 0, perché chi prende l’autobus evidentemente non fa niente di importante nella vita.
Che mi pare la filosofia che continua ad essere applicata nell’attuale gestione del trasporto pubblico.
4 commenti:
La verde a 1,536
Il Gasolio a 1,426
Eni rincara i listini di 2 centesimi
Ahò, aspetta, asptetta, ma 'sto benedetto cadavere (dell'automobile) sul fiume prima o poi ha da passà.
Ceska
Faccio prima a diventare bello come Marlon Brando...
Hai ragione (sulle corsie preferenziali). Il problema è: si possono installare borchie/cordoli sui sampietrini? Non credo sia tecnicamente possibile.
L'unica soluzione è usare vernice buona, non quella solita a spruzzo che si cancella subito.
Molto modestamente ho ragione su praticamente tutto! :-)
Potrebbero usare segnalatori adesivi...
Cordoli o no, quello che conta è il risultato, ovvero che la corsia preferenziale non è protetta.
Teniamo presente che è parallela ad una di marcia normale, e che lo scopo è evitare gli sconfinamenti, non solo all'inizio della pista, ma anche nei tratti successivi.
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