mercoledì 27 marzo 2013

Bici e TV: Sicurezza dei ciclisti in un bel documentario (alla TV belga...)


Tanto per alimentare il mio sconforto da confronto con la realtà europea, a Bruxelles, intorno alle 19, mi sono visto un interessantissimo programmino, preparato in collaborazione con la polizia stradale belga, che spiegava con molta chiarezza e dovizia d’esempi, il famoso problema dell’angolo morto dei camion.

Problema che avevo francamente frainteso, ovvero pensavo si verificasse quando il ciclista si trova a metà camion… il camion gira e travolge il ciclista.

Invece non è così.

Dalla cabina del camion, con i normali specchietti, si tiene più o meno sotto controllo l’intera fiancata del camion, dalla porta alla coda. Quindi il camionista non ha difficoltà a vedere il ciclista. 

Il vero problema nasce per il ciclista (ma anche un pedone) che si trovi ad un semaforo, sulla sua striscia ciclabile, allineato al muso del camion.

Se il ciclista è arrivato zitto zitto sulla dx del camion, magari lungo una striscia ciclabile, con il camion fermo al semaforo, il camionista può non averlo notato mentre prendeva posizione alla striscia di arresto del semaforo. 

Dopodichè il camionista guarda lo specchietto e non vede nessuno, perché il ciclista è già passato oltre. Inoltre, cosa più grave,  guardando davanti dal suo posto di guida così alto e avanzato, può non vedere il ciclista allineato col muso sulla striscia di arresto in basso alla sua destra.

Quando scatta il verde, se il camion deve girare a destra, il ciclista è praticamente morto. Infatti il camion gli passa sopra prima che il ciclista abbia il tempo di fare mezza pedalata. Amen.

Per evitare questo rischio. La polizia invita i ciclisti a non allinearsi accanto al camion se non si è sicuri di essere stati notati dal camionista. In caso contrario segnalare alzando la mano la propria posizione al camionista.

Ai pedoni viene consigliato di non attraversare la strada raso muso camion, dove l’autista può non notarti (specie se se un bambino), ma di attraversare la strada un po’ avanti al camion, magari alzando la mano per farsi notare.

Come potete notare, e come avevo sospettato, è un tipico incidente da rispetto del Codice della strada. 

Accade in tutti quei casi dove ci sono corsie ciclabili (per fortuna a Roma non ci sono) e dove camionisti e ciclisti rispettano rigidamente il codice della strada (…anche qui siamo salvi). 

Poi noi abbiamo provvidenziali auto in seconda fila, ciclisti che si fermano al centro dell’incrocio, ciclisti che proprio non si fermano al semaforo, camion che non si fermano al semaforo, insomma, è un tipo di incidente statisticamente poco probabile.

Però va notato l’uso corretto della televisione per informare, con un documentario interessante, ben fatto, ben illustrato, che sicuramente contribuirà a salvare qualche vita. A Roma i vigili vanno nelle scuole a fare lezioni di patentino di motorino…

Subito dopo un altro argomento di guida ciclistica: cosa sono i passaggi ciclopedonali e come affrontarli… proprio un altro pianeta. 

(PS.: il Belgio dall'entrata nell'Euro è passato da un debito di circa il 120% del PIL ad uno intorno al 60%, e apparentemente senza grosse riduzioni del welfare...)

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