lunedì 5 novembre 2012

Cara collega ciclista: Vaffa, te lo sei meritato

Oggi è stato il giorno delle cicliste rompiscatole.

La prima esce da Via Nera, per intenderci la strada che sale di fronte all'ingresso "dei cavalli" di Villa Ada.

Passa con il rosso, e fin qui no problem, gira a dx dirigendosi verso l'Olimpica, pedala in piedi, sta attenta a non interferire con le macchine che arrivano dal centro, ottimo comportamento... peccato che si faccia con la coda dell'occhio e non con la testa girata di 195 gradi rispetto alla direzione di marcia...

Perchè quando l'ha girata si è trovata di fronte una placida automobilista che stava tranquillamente entrando a marcia indietro in un rispettabilissimo parcheggio strisce blu.

La nostra collega ha pensato bene di scartarla, forse perchè non avrebbe fatto in tempo a frenare. Probabilmente perchè sprovvista di campanello ha lanciato un urlaccio all'automobilista che ovviamente entrando sporgeva la punta... l'ha evitata per un pelo.

L'urlaccio è stato proprio brutto e antipatico. Considerando che il torto era tutto suo, se lo sarebbe potuto risparmiare.

Dieci minuti dopo sto fermo al semaforo su Via Salaria all'incrocio con Via Po, diretto verso Piazza Fiume . Scatta il verde e parto. Il tempo di tirare su le zampine e a rosso pieno mi passa davanti una ciclista. Debbo bloccare per evitare l'urto. Dalla signora, vestita casual, neanche un accenno di cenno di scusa o di ricerca di comprensione ciclistica.

Al che ho usato una parola normalmente riservata agli automobilisti: "Vaffanculo".

Ad alta voce, nel silenzio dell'incrocio, se l'e' beccato tutto.

E speriamo che impari, perchè io avevo la bicicletta e i riflessi pronti, se al posto mio ci fosse stata una Smart se la sarebbe portata fino a Piazza Fiume...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

capta capita..anche a me..ma noto che facciamo gli stessi percorsi ciao Principe

Alex ha detto...

"Fin qui va bene" ? Manco per niente. Passare con il semaforo rosso è da incivili.

Lug il Marziano ha detto...

La bici è inopinatamente soggetta a vincoli molto rigidi concepiti per il traffico motorizzato.

In particolare semafori rossi e sensi unici sono dovuti alla necessità di regolar e rendere sicuro il traffico automobilistico.

Capisco che a questi utenti possa dare fastidio il ciclista che passa con il rosso o che va contromano, ma può un ciclista che fare giri incredibili o aspettare minuti preziosi ai semafori solo perchè altrimenti le auto si scontrerebbero?

Est modus in rebus... basta pensare alla differenza tra un'auto sul marciapiedi e una bicicletta sul marciapiedi