Ho sempre tenuto un atteggiamento molto chiaro sul ruolo svolto dalla velocità eccessiva negli incidenti stradali: va stroncata.
Dell'ultimo tristissimo episodio, una diciassettenne uccisa mentre andava in bicicletta, ormai potremmo sapere abbastanza. Dico "potremmo sapere" perchè tante cose vanno poi verificate e confermate. Qualche volta alcuni particolari agghiaccianti si rivelano semplici abbagli giornalistici.
Secondo la stampa l'auto si sarebbe fermata dopo 300 metri. Sul bagnato, in accordo ad un calcolatore di distanze d'arresto, significherebbe una velocità di impatto dell'ordine dei 150 km/h. Altissima, per un ciclista, ma una semplice pressione sull'acceleratore per quei bestioni che chiamiamo SUV, grandi come fuoristrada e veloci come auto sportive, con duecento e più cavalli di potenza.
Il conducente sarebbe risultato in stato di ebbrezza... questo può significare da un semplice innalzamento del tasso alcolemico sopra il consentito ad una vera e propria ubriacatura. Altra circostanza di estrema gravità.
Ovviamente noi abbiamo una sensibilità "esagerata". Di vittime della strada ce ne sono una decina al giorno, e quasi ogni giorno un ciclista ci lascia la pelle, quindi non dovremmo fare finta di cadere dal pero e renderci conto che almeno negli ultimi 30 anni (ma forse anche 40) la sfida della velocità ha avuto la meglio sul buonsenso.
Lo stesso occorre dire basta, ma soprattutto occorre fare basta. Come facciamo a fare basta? Essenzialmente in quattro modi.
Il primo, è quello di disseminare le strade di autovelox. Metterne tanti, così che la gente si abitui a rispettare il limite di velocità;
Il secondo, è quello di rimuovere la segnalazione degli autovelox, altro che mettere le mappe su internet. Il limite va rispettato e basta.
Il terzo è quello di aumentare gli appostamenti con contestazione immediata dell'infrazione, in modo da evitare che il guidatore scarichi la colpa su qualcun altro. Quindi due pattuglie, una a monte e una a valle in modo che si blocchi immediatamente l'automobilista;
Il quarto, di lungo respiro ma definitivo è quello di premere, a livello europeo, perchè venga introdotto il limitatore di velocità su tutti i mezzi a motore.
Ma non quello che sta propagandando il Commissario Tajani, ovvero il limitatore di velocità massima. Questo dispositivo si limita a ridurre la vel max intorno ai 160 all'ora. Se le auto vanno a 300 sull'autostrada che c'importa?
L'importante è che non vadano a 90 dove c'e' il limite di 50.
E allora si tratta del limitatore ad assetto variabile, un dispositivo collegato ad una mappa stradale che riconosce le strade e applica il relativo limite di velocità. 30 nelle zone 30, illimitato sulle autostrade tedesche.
E' tutto tecnicamente possibile, basta volerlo e cominciare a chiederlo all'Europa.
Dobbiamo domare gli assassini al volante... prima che succedano gli incidenti
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2 commenti:
Direi da ciclista urbano anche però che bisognerebbe rifare completamente la segnaletica delle strade e dei limiti di velocità non si può andare in auto a 30 in strade ad alto scorrimento così come non si può andare a 20 sulle ciclabili, per non dire dei sensi unici etcetc
D'accordo, ma perchè non si potrebbe andare a 20 sulle ciclabili? Non vedo cartelli, dove sta scritto?
Le ciclabili sono corsie di spostamento, mica parchi giochi bambini.
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