sabato 3 novembre 2012

Da Capranica a Santa Severa attraverso il Marturanum

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Devo congratularmi con me stesso, molto modestamente, per la variante attraverso il Marturanum dell'ormai classica gita Capranica -Civitella Cesi - Rota - Santa Severa. 

La nuova strada, che prevede l'uscita dalla ferrovia all'altezza di Barbarano per tagliare per Civitella Cesi attraverso il parco, ha accorciato di quasi 10 km la strada precedente, ma senza perdere in bellezza ed  in interesse.

Bene... Al post su cicloappuntamenti hanno risposto in parecchi, e alla fine al nastro di partenza eravamo in dodici. Dopo qualche problema alla partenza da Capranica, dovuto a difficoltà logistiche, ci siamo buttati per la ferrovia fino a Barbarano. Percorso senza eventi, anche perchè con le luci di Cateno e Agnese, le gallerie sono illuminate a giorno e perdono tutto il loro mistero. Di contro la velocità si mantiene sostenuta.

L'unico evento da riportare di quel tratto è la ricomparsa delle pozzangherone, che hanno dato la stura ad una epidemia di spingismo, peraltro ampiamente documentata nell'iconografia di cui al link di apertura (tiè, beccateve questa).

Abbandonata la via nota, ci siamo inoltrati in una delle strade bianche del marturanum. In effetti avevo percorso quella stradasotto la guida di Hash tanto tempo fa, credo che fosse la mia seconda gita di cicloappuntamenti. La strada serpeggia per le colline, con continui saliscendi che si concludono sempre a quota inferiore a quella di partenza, proprio perchè il terreno scende di quasi duecento metri per arrivare a Civitella Cesi.

La strada era ingombra di armenti, alcuni dalle corna aguzze, e questo ha causato molte discussioni se il verde fluorescente avesse lo stesso effetto del rosso sui tori. Cmq, le salite più o meno ripide hanno causato diverse epidemie di trattenismo (lo spingismo in discesa), con Cateno che ha dispensato consigli alle ciclogirl meno esperte.

Arrivati a Civitella ci siamo infilati nella bellissima strada per Rota, la cui prima parte è stata totalmente risistemata, con grande vantaggio per la velocità di spostamento. Quella strada è veramente bellissima, solo ci vorrebbe più tempo per gustarsela, e magari fermarsi da qualche parte per un bel picnic. 

Invece le gite che mi hanno portato lì sono state sempre di fretta o con la pioggia. Anche oggi, per quanto stessimo in perfetto orario, ero comunque più interessato a portare avanti il gruppo senza intoppi che ad ammirare il paesaggio. Anche perchè avenso appena riarrangiato il  Lay-out del Garmin, me lo stavo provando e modificando  durante la gita... un altro motivo per il quale non sono stato molto appresso alla strada.

La discesa verso Rota è stata come al solito meravigliosa, uscita da un libro di fate... anche perchè a parte un paio di elettrodotti, sembra ancora tutto come in un'altra epoca... Alla fine Alessia ha potuto constatare che non tutti i ponti sul Mignone hanno il grigliato...

Dopo la discesa è venuta la salita... anzi La Salita, ovvero il temuto sbalzo di 190 m di dislivello continui per scavalcare le ginocchia dei Monti della Tolfa. Devo dire che nessuno ha fiatato, e tutti hanno pedalato senza lamentarsi per tutta la starada, anche se essendo ormai le due passate, le riserve di zuccheri cominciavano a scarseggiare. 

Arrivati in cima abbiamo continuato per un altro centinaio di metri di salita fino all'area prescelta per il picnic, un simpatico prato molto concimato dagli armenti che dimorano sulle pendici dei Tumulilande (oops.. dei Monti della Tolfa). Il pasto nelle Terre Selvagge è stato allegro, ma sotto un cielo plumbeo di nubi basse e pioggia in arrivo dal mare. tanto che alla fine ci siamo infilati l'antipioggia e ci siamo buttati giù per la discesa fino a Santa Severa, appena in tempo per veder partire il treno delle 16 e 16.

Una sosta al bar per un meritato gelato, caffè, cappuccino, etc, e poi alla stazione. Treno successivo in orario, tutti a bordo all'imbrunire, sotto un mare coperto di nuvole gonfie di pioggia.

Dopo un'ora eravamo a Roma Ostiense. La gita è venuta fuori di 48 km e 585 m di dislivello dal mio Garmin. A questi ho aggiunto altri 21 km e 80 metri di dislivello da casa alla Stazione Ostiene, portando quindi la gita ad una dimensione rispettabile.

Un grazie a tutti quelli che si sono uniti in questa bell'avventura, sperando di replicare presto con qualche altra iniziativa...





2 commenti:

Anonimo ha detto...

accidenti, stavolta non mi hai avvisato...non mi hanno rubato proprio TUTTE le biciclette...

Lug il Marziano ha detto...

Mi dispiace tantissimo! D'altra parte l'ho preparato di fretta e furia all'ultimo momento dietro richiesta di una ciclogirl.

La traccia era bella, ma nel Marturanum erano richieste ruote dentate, perchè ci sono state discese notevoli in quanto a pendenza.

La prossima volta andremo sopra Canale Monterano partendo da Manziana, ti avviso!