In effetti ci sono rimasto un po' male qui a Montreal, perchè mi aspettavo di vedere una città frizzantemente ciclista.
L'ultima volta che ci ero venuto, nel 2009, avevo trovato una città con uno spiccato indice di ciclismo.
Il ritorno ha visto una città quasi senza biciclette, ancorchè attraversata da due monumentali piste ciclabili. In giro pochi ciclisti, molto sparuti.
La spiegazione? Il letargo.
L'inverno qui è freddissimo. Malgrado la città sia alla stessa latitudine di Milano, non è protetta dalle masse d'aria fredda che provengono da Polo, e quindi non capita raramente di avere temperature di meno 20, meno 30 e fino a meno 40.
A quelle temperature non si può andare in strada se non molto ben protetti. Per questo Montreal è una città che ha anche una rete di tunnel che collega le stazioni della metro agli edifici più vicini, con un contorno di ristoranti e negozi.
Quest'anno è un'annata eccezionale, e ho trovato temperature fino a 12 gradi di giorno. Normalmente di questo periodo la neve è già arrivata.
Anche il bike sharing va in letargo invernale. Le postazioni, tutte rimovibili, sono già senza biciclette.
Sono anche andato in uno dei più famosi negozi sportivi del luogo per comprami qualche gadget ciclistico da sfoggiare alla critical mass... Il commesso mi ha guardato sconsolato, e accennando ai mucchi di sci, racchette da neve, snowboard, ciaspole, giacche da sci mi ha detto: non abbiamo più un reparto biciclette. Abbiamo mandato tutto a magazzino, se ne riparla a primavera.
sabato 24 novembre 2012
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