domenica 30 dicembre 2012

Mai fidarsi del GPS! :-)

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Quando, tanti anni fa, chiesi ai miei colleghi inglesi come andava con i loro piloti della domenica che usavano il GPS, mi dissero: "E' precississimo! Il guaio è che tutti lo seguono senza guardare dove vanno".

E così è successo anche oggi, dove il Marziano ha condotto due pollastrelle ignare per un giro che non era l'itinerario 004 di Paola e Gino, ma la "Variante 3" del giro, che invece di passare per Vejano si infila in valli e salite a tutto fango che quando le vedi pensi "Mo si' che ce vorrebbe uno pratico".

E comunque una full ben performante.

Comunque, vista la giornata meravigliosa, vista la bellezza dei luoghi, abbiamo preso di buon grado la traccia e l'abbiamo seguita, seppur Patrizia spesso diceva "Ma per Vejano si va di la'" e io "La traccia gira a sinistra"! Avevamo ragione in due.

Il guaio nasce dalla difficoltà che ho a metabolizzare le tracce .gpx. Non potendo installare su questo PC i programmi appositi, sono costretto a fare la spola tra i .kml di Google Earth e i .gpx. Stavolta ho caricato senza pensarci il .gpx di Paola e Gino, senza fare molto caso al nome (variante 3) e pensare che coincidesse con il file .kml del pari postato.

Giuro che non lo faccio più.

Prima vedo il .kml e poi lo converto con GPSies o altro, secondo il principio WYSIWYG (What You See Is What You Get).

Comunque mal me ne incolse, perchè alla fine, mentre le pulzelle l'hanno fatta tutta tranquille,  io sono caduto due volte e ho anche finito di rompere la ruota anteriore.

Sulle due cadute ancora me le spiego poco.

Sostanzialmente avevo la forcella bloccata (il che mi ha creato problemi anche in discesa, ovviamente) ma comunque quando ho sbloccato la forcella non è che andasse così meglio. Per fortuna l'unica cosa che si è danneggiata è stata l'amor proprio. La salopette imbottita sul ginocchio mi ha anche riparato da qualsivoglia sbucciatura.

La rottura della ruota è stata realmente inaspettata. per fortuna è arrivata alla vera fine del giro, quindi ho potuto sganciare il freno anteriore e proseguire fino a Bracciano senza grossi problemi.

Eh sì, perchè visto che il giro era venuto più corto, Patrizia ha pensato bene di andare a prendere il treno a Bracciano. Ottima scelta, abbiamo risparmiato  almeno un'ora di attesa e aggiunto qualche altro piacevole chilometruzzo al magro carniere (29 km, 550 m di dislivello).

Alla fine una giornata bellissima. Però il giro 001 di Paola e Gino lo voglio rifare, magari sabato prossimo.  

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