martedì 25 dicembre 2012

#Salvaiciclisti anche dai cani

Ai cani che in campagna ti ringhiamo e ti corrono appresso ci siamo un po' tutti abituati. Anche io che sono fifone ho dovuto imparare a tenere il punto e se del caso ringhiare di rimando al cane, facendo la faccia feroce. Ogni due mesi la provo allo specchio per essere sicuro di non perdere l'allenamento.


Diverso è il caso dei cani che ti assalgono in città. Proprio ieri avevamo avuto una lunga discussione, perchè Alessio Capitolino raccontava di essere stato assalito da una belva assetata di sangue nel difficile e selvaggio transito che porta da Via del Corso a Piazza del Popolo.

Imprudentemente era passato a distanza di guinzaglio da un tizio con il cane, la quale belva lo ha azzannato. Nulla di grave rispetto al morso di un leopardo, ma cmq i denti hanno bucato la carne ed è stato sottoposto a cura antibiotica precauzionale.

Il padrone si è prontamente scusato, e stando al racconto di Alessio "si è messo a disposizione per qualunque cosa", immaginando un non meglio specificato risarcimento. Credo che Alessio non abbia dato corso alla questione.

Peraltro osservo che vi sono proprietarie di cane che valgono un  morso moderato, se dopo si mettono a disposizione per "qualunque cosa..." 

Il racconto di questo fatto ha scatenato un altro interessante scambio di opinioni su fb, dove i proprietari di cani, alla fine, dicono che i cani mordono e non ci si può fare niente. Ovvio, ma altrettanto natura vuole che il morduto (cioè colui che è stato morso) ritenga anche il diritto di abbattere il mordente.

E invece no. Pare che gli animalisti abbiamo ottenuto per i cani, anche quelli feroci, lo status di bambini irresponsabili, per cui se dopo essere stato morso, giustamente incazzato, fai fuori il cane, dovresti anche incorrere nei rigori della legge.

Fresco di questo scambio di opinioni, ieri sera stavo pedalando a Corso Vittorio, e al tempo stesso facevo gli auguri al telefonino ad un amico. Per carità, tutto regolare, con l'auricolare.

Dovendo invertire la marcia, invece di fare la conversione a U su Corso Vittorio, ho più sicuramente svoltato a destra e  infilato uno dei vicoli laterali, per invertire la marcia su Via del Governo Vecchio. Tranquillo, passo accanto ad un tizio con un cane al guinzaglio. Non è che lo sfioro, badiamo bene. Gli passo accanto, diciamo ad un metro e mezzo.

Al di lui cane non è piaciuto, e ha cercato di saltarmi addosso abbaiando.
Il padrone l'ha dovuto trattenere con tutte e due le mani, in evidente difficoltà, visto che era un anziano. Il cane non era piccolo, era uno di quei "mastini leggeri", di quegli animali orridi (non orrido come quelli dello stilista Valentino, ma quasi) che un coccodrillo ispira più tenerezza. Insomma, di quelli che se ti salta addosso, anche solo per farti le feste, ti fa cadere.

Io non mi sono scomposto e ho proseguito, ignorandolo. Tanto stavo al telefono...

Mi chiedo però perchè si debba correre anche questi rischi. Ovvero perchè continuiamo ad avere padroni di cane grossi e pericolosi che girano con cani aggressivi contenti di questo.

E perchè la legge li protegga.

Vorrei concludere con altri due casi:

1) nel mio condominio abitano un paio di caniste, ovvero donne incapaci di vivere senza cane. Li trattano come figli, solo che i cani non crescono mai. Una di queste ha un cane piccolo che ce l'ha coi ciclisti, anzi con le biciclette. Quando mi incontra a piedi non mi fila assolutamente, quando sto in bicicletta l'ira de Dio. La voglia dei daje du' mazzate è veramente incontenibile. Se nun l'ho fatto sono proprio un santo marziano.

2) Anni fa la mia povera zia, fu attaccata da due cani usciti da un giardino della casa davanti alla sua. A salvarla intervenne un poliziotto di passaggio (ovviamente non in servizio), mio zio già non poteva più muoversi bene. 75 punti tra gamba e testa. Morale: la causa per il risarcimento è durata più di mia zia. Alla legittima richiesta il proprietario addossò la colpa su chi aveva aperto per dare da mangiare ai cani e li aveva lasciati uscire, quindi con interminabili lungaggini processuali. I cani rimasero lì dov'erano ad abbaiare a tutti quelli che passavano. Come ho già detto io zio non era già più lui. Lo fosse stato con due fucilate (era cacciatore) avrebbe sistemato la cosa una volta per tutte.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Aldilà delle tue vicende personali che purtroppo dolorosamente possono accadere a chiunque come chiunque può cadere camminando, il tuo discorso sui cani è totalmente sbagliato, con lo stesso criterio dovremmo abbattere o eliminare qualsiasi cosa che ci potrebbe fare del male.
Insomma una tesi completamente sbagliata dalla quale si evince che vuoi fare di un caso personale una battaglia pubblica. I cani lasciali stare, aggrediranno? Può essere, ma quanti? su 10? 2? e quanti esseri umani camminando intralceranno la pedalata su 100 95? e allora che facciamo... suvvià spero fosse un tuo sfogo.
Buon Natale.
Un ciclista romano

Lug il Marziano ha detto...

Carissimo ciclista,
non ti nascono la mia preferenza per i gatti, che "non rompono", ma non ce l'ho con i cani, assolutamente. Ce l'ho con i padroni prepotenti che li impongono anche quando sono palesemente molesti o addirittura pericolosi.

Quindi ti cito il nucleo del post:
"Mi chiedo però perchè si debba correre anche questi rischi. Ovvero perchè continuiamo ad avere padroni di cane grossi e pericolosi che girano con cani aggressivi contenti di questo. E perchè la legge li protegga."

Lo stesso dicasi per i SUV e per le altre dimostrazioni di forza muscolare che vengono imposte in giro.

Tra gli scambi di idee su FB una padrona si lamentava dei mabini che accarezza no i cani senza permesso, e quindi corrono rischi. Se al cane gli metti la museruola non si corrono rischi. Ma tu vuoi portare al parco (dove ci sono i bambini) il cane senza museruola... allora chi ha torto? Visto che è il cane che fa danni al bambino e non viceversa, direi il padrone del cane.

Se esco di casa devo stare attento a dove metto i piedi. La situazione è molto migliorata rispetto a dieci anni fa, ma, colto sul fatto, prova a dire ad uno di quelli che continua a non raccogliere gli escrementi del proprio cane di faro, e vediamo che ti risponde. Se poi finisce a botte mi aspetterei che la legge lo punisse duramente, per il fatto e per il litigio che c'e' stato, possibilmente con divieti di dimora in zona o levandogli il cane, così s'impara.

Infine: uno dei guai di Roma è che la pubblica sicurezza ha smesso di itervenire contro queste piccole ma continue prepotenze. Farlo da cittadini semplici è difficile e rischioso, anche perchè ti trovi ad elevare il livello dello scontro, e a quel punto rischi di "passare dalla parte del torto", che è una beffa oltre al danno.

Alla fine a Roma viviamo nel casino che ci meritiamo.

Ricambio gli auguri di Buon Natale.

Lug il Marziano

Anonimo ha detto...

Il problema ai tuoi quesiti secondo me si risolve semplicemente, con aree per i cani attrezzate che è giusto che ci siano in ogni dove, e vedi che nessuno porterebbe i cani dove ci sono anche i bambini (o viceversa?!) (vedi in spagna), grandi spazi o piccini che siano, e ciclabili riservate ai ciclisti (vedi olanda) e proprio alla peggio anche ai pedoni.
Inutile evidenziare i problemi che poni in un paese dove la giustizia non funziona. Si pensi a risolvere i problemi con "piccoli" accorgimenti come questi da paese in(civile) quale (siamo)dovremmo essere.
Ancora un caro saluto.
Un ciclista romano

Anonimo ha detto...

Ovviamente credo abbia voluto estremizzare un qualcosa che in realtà è un problema. Se esistono delle regole perchè non vengono rispettate? La maggior parte dei possessori di cani è convinta che il proprio cane non farebbe male ad una mosca, quindi perchè tenerlo al guinzaglio? Perchè mettergli la museruola? Perchè raccogliere i bisognini fatti? (e qui esco dal tema, ma è un altro aspetto che la maggior parte dei canari non cura proprio!!). Sparare ad un cane no, ma un paio di legnate ai loro padroni (almeno quelli indisciplinati) si!!! Purtroppo chi si dovrebbe occupare di queste cose pensa ad altro...