lunedì 20 ottobre 2008

Anche la bici va bene per Kyoto

Sulla saggezza dell'accordo di Kyoto non mi pronuncio, in quanto non sono abbastanza esperto. So che gli Inglesi sono molto preoccupati, anche a livello governativo, delle conseguenze dell'effetto serra. In genere quando gli Inglesi si preoccupano, allora c'e' da preoccuparsi.

Se prendiamo il riscaldamento globale, quest'anno mi pare che siamo nel pieno di un'estate apparentemente senza fine... Il 19 ottobre si fa ancora il bagno al lago (al quale peraltro manca un buon metro d'acqua), e ci si asciuga al sole!

Stuzzicato dal can can sollevato sul nuovo pacchetto clima sono andato a rivedere la legge di ratifica. Il protocollo è stato ratificato nel 2002 dal governo Berlusconi. Quindi non è stato un tiro mancino del centro sinistra. Purtroppo da allora le cose sono andate storte e le emissioni in Italia non solo non sono diminuite quanto dovevano, ma sono addirittura aumentate di circa il doppio della diminuzione.

Come a dire: allora non abbiamo fatto niente, anzi.

Devo dire che nella discussione di questi giorni il lato tecnico è stato abbastanza trascurato. Sui pochi giornali che ho letto si dava per scontato che il lettore fosse anpiamente informato di tutto. I giornalisti italiani, spesso feroci nello sbranare gli avversari, forse ammaliati dai begli occhi della ministra, non hanno saputo porre semplici domande del tipo:

  • "Ci fa vedere su di una tabella le differenze tra le stime italiane e quelle europee? Ci illustra dove divergono le stime?"
  • "Cos'è successo dal 2002 che non è stato possibile diminuire le emissioni?"
  • "Perchè le emissioni sono aumentate così tanto?"
  • "Cosa dobbiamo fare per rientrare nelle emissioni, oltre a svenarci per comprare certificati di emissione?"

Insomma, tutte quelle cose che dovrebbero stimolare un confronto serio su dati reali ed invece del solito (e insopportabile) tifo da stadio. Io non ho visto niente di tutto questo, e temo che non se ne vedrà...

L'Italia, priva com'e' di centrali nucleari, sull'effetto serra parte molto svantaggiata. Quindi dovrebbe in qualche modo recuperare, sfruttando tutte le occasioni. Anzi, vista la difficoltà di risoettare gli impegni presi, non si divrebbero trascurare quelle occasioni che permettono di diminuire le emissioni e contemporaneamente aumentare l'efficienza del proprio sistema.

Diffondere l'uso della bicicletta aiuta sicuramente al rispetto di Kyoto e aumenta l'efficienza del sistema dei trasporti, ma non è stato fatto abbastanza. Non quanto si sarebbe dovuto, ma purtroppo nemmeno quello che si sarebbe potuto.

Per favore, vogliamo cominciare a fare qualcosa di concreto per aggredire il problema?

Nessun commento: