Domenica 12 ottobre, anniversario della scoperta dell’America, vista la giornata estiva ho deciso di mettere un corno alla bicicletta e tirare fuori la canoa.
Sono andato al lago di Martignano (nelle foto, che ho preso circa un mese fa) e ho passato una giornata sulla canoa. Il paesaggio era estivo, la temperatura ideale: caldo abbastanza da pagaiare in costume da bagno e nuotare, ma senza gli eccessi del sole estivo.
Sulle rive un numero sorprendentemente basso di persone. Evidentemente per la maggior parte delle persone l’estate è una faccenda ormai chiusa, da archiviare. A me invece, quando l’autunno lo permette, piace continuare a girare per i laghi del Lazio. Infatti se il sole è più debole, la calma di vento e la temperatura dell’acqua permettono deliziosi supplementi di navigazione balneare.
Ieri poi, dopo aver mangiato i miei panini al largo mi sono addormentato sulla canoa per circa mezz’ora. Il risultato è stato la ripresa della tintarella. Fatelo solo con una canoa gonfiabile! Beninteso: con questo non voglio incoraggiare nessuno ad imitarmi. Tutto sommato la Cassia bis straripa di auto e il lago con poche persone è un amore.
L’amore per il lago mi è cominciato da giovane, anzi, direi da bambino. Credo sulle rive del Lago di Nemi, proprio un autunno di tanti anni fa. A 15 il nuovo colpo di fulmine, quando ho cominciato a regalare a Bracciano, Vico, Como, Bolsena. Assimilabile al lago ci metterei anche la laguna di Orbetello… un vero marinaio d’acqua dolce (andavo anche per mare ed un paio di volte ci avrei potuto benissimo lasciare la pelle). Il lago mi piace perché unisce due mie passioni: quella per l’acqua e quella per il bosco.
L’amore per la canoa è stato un amore tardivo. Ho cominciato per disperazione, in quanto con i bambini piccoli è difficile andare in deriva o in catamarano. Però mi è piaciuta e ormai sono 15 anni che pagaio, soprattutto al mare, e qualche bella giornata al lago.
La canoa è un po’ la bicicletta del mare. Non veloce come la vela, ma più affidabile in quanto non dipende dai capricci del vento. Inoltre permette di avvicinarsi a riva, anche quella rocciosa, in maniera che nessuna barca a vela ti permette. Ovviamente la vela è più bella e da’ sensazioni più forti. A favore della canora ci sono tre aspetti molto importanti: innanzitutto il costo: diciamo che costa almeno 10 volte in meno di una barca a vela di livello corrispondente.
La seconda è la logistica, la canoa ha una logistica semplice ed economica. La terza è l’esercizio fisico: la canoa consente, o richiede se vogliamo, molto più esercizio fisico della barca a vela, che anzi è rispetto al fisico è deformante anziche’ no..
lunedì 13 ottobre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento