martedì 14 ottobre 2008

Roma, la più pericolosa

Bella e pericolosa, la città eterna sembra che si collochi in testa alle statistiche di incidenti stradali.

La notizia, riportata da un quotidiano nazionale, si riferirebbe ad una statistica dell'ANIA, l'associazione nazionale delle industrie assicuratrici.

Non abbiamo potuto vedere la statistica originale (cercata, ma non trovata sul sito dell'ANIA), quindi prendiamo le cose con un briciolo di prudenza, se non altro per la sostanziale incompatibilità dei giornalisti italiani moderni con i concetti alla base della statistica.

Per chi gira quotidianamente per Roma, comunque la notizia non sembra campata in aria, e tantomeno sembra una sorpresa. Roma è diventata un terribile mix di velocità e cattiveria alla guida. Si va veloci, si corre, si corre con cattiveria. Se dovessi puntare un dito contro qualcuno, direi: SUV e maxiscooter.

I primi sono mezzi molto potenti dotati di forte accelerazione. Alla guida persone che sfogano la propria insofferenza accelerando nei tratti liberi, dove raggiungono velocità cospicue. Fermali, poi. La loro dimora abituale sono le strisce pedonali e gli incorci, dove coprono la visibilità.

I maxi scooter sono un totale mistero per me. Parlo degli scooter con più di 400 cc, fino a 650. Non ne ho mai portato uno, ma da ex motociclista mi fanno orrore. Sembra che abbiano tutto il peggio della moto. accelerazione, scatto, ma poca manovrabilità e frenata discutibile.

Spesso li abita una particolare categoria di figuri (non tutti, ma molto spesso). Maschio, over forty, barba e capelli brizzolati. Atteggiamento aggressivo, tuta da ginnastica con piumone sopra (d'inverno). Apparentemente non partecipano ad alcuna attività produttiva, in quanto li vedi girare da una parte all'altra della città. Mi chiedo: pusher, sfruttatori o che altro? Sicuramente qualcosa di nocivo per l'umanità, non bastasse lo scooterone.

Al di là dello scooterone il problema a Roma è comunque la quantità di mezzi a due ruote a motore. Al crescere di velocità, potenze e indisciplina, aumentano disordine ed incidenti.

Io credo che la bicicletta sia entrinsecamente più sicura di questi altri mezzi, a causa della bassa velocità. Se poi abbiamo le piste ciclabili, la diffusione della bicicletta riduce drasticamente gli incidenti, oltre che l'inquinamento chimico e acustico. Ma nel bailamme attuale i ciclisti sono ancora esposti in modo drammatico.

Allora che fare? Sono convinto che molto possa essere fatto e tanto debba essere fatto subito. In particolare credo che alla prevenzione debba essere applicata un pò di sana repressione, almeno per punire tutti quei comportamenti che avvantaggiano il singolo a scapito degli altri. Nel mirino dovrebbero essere:

- Velocità eccessiva (auto, moto)
- Guida aggressiva (auto, moto)
- Sosta in doppia fila (pericolosissima per due ruote e bici)
- Mancata precedenza ai pedoni sulle strisce
- Guida pericolosa in moto (sorpassi agli incroci, etc.)
- Sosta agli incroci
- Guida in stato di ebbrezza (alcool o droga).

L'obiettivo dovrebbe essere quello di levare la patente ai pericolosi senza ne' remore ne' pietà. Ad occhio e croce a Roma ci sono almeno 10000 patenti di troppo.

Solo che i vigili dovrebbero puntare a fare male, ovvero prendere duramente di mira questo tipo di comportamenti e puntare ad appostamenti o altri metodi di contrasto.

Avrà il Comune la forza di imboccare questa strada?

1 commento:

BICICAPITALE ha detto...

mah.. per me non ha la forza, i mezzi e la cultura per imboccare questa strada...........
l'unica via per me e' proggettare le strade in modo diverso e una spruzzata di rilevatori di velocita' con relativa multa.(sulle strade provinciali e statali sembra che funzionino)...