Mi dice un collega: vengo in macchina da Ostia (fino all’EUR), ci metto un’ora e un quarto per venti chilometri… Stessa lamentele da un’altra collega.
Facendo i conti, la velocità media è sconfortante, 16 km/h, meno di una bicicletta. A 20 all’ora, se la Colombo avesse una striscia ciclabile, ci metterebbe un’ora di pedalata tranquilla (di quelle che non si suda). Fa bene alla salute e rilassa. Ti puoi sentire la radio, l’mp3 e fare le telefonate se ne hai bisogno…
Veramente la Colombo avrebbe una striscia ciclabile. Basterebbe riconvertire la corsia di emergenza in modo che diventi pista ciclabile e corsia di emergenza. Tipicamente le bici negli ingorghi non fanno tappo ai mezzi di soccorso. Pericoloso? Secondo me meno che viaggiare ai margini di una strada urbana tradizionale, per non dire di una extraurbana.
Se lo fai due volte alla settimana risparmi footing e ti tieni in forma. Se puoi lasciare la bici in ufficio magari un giorno arrivi, torni con i mezzi pubblici ed il giorno dopo torni indietro con la bici.
Per attraversare Roma (15 km e spicci) la mattina ci metto 55 minuti, pedalando tranquillo, compresi i semafori e tutti gli stop and go tipici del traffico… non è una cosa da superman, solo che non si vuole abbandonare l’auto, che comunque ha i suoi vantaggi, beninteso.
Però facciamo male a noi e all’ambiente. Siamo autolesionisti.
Fare 20 km con un’auto richiede diciamo un litro di benzina, che a sua volta genera circa 2,3 kg (fonte internet, da verificare!) di anidride carbonica. Andata e ritorno fanno 4,6 (magari facciamo 5 considerato il motore freddo, il parcheggio, etc.). Su 48 settimane lavorative (facciamo 45) abbiamo 225 kg di anidride carbonica risparmiata per persona per anno… cioè dire 80 km la settimana.
Il ciclo urbano però è peggio. In realtà non credo che in città si possa effettivamente avere una percorrenza maggiore di 15 km con un litro. Quindi per risparmiare i 5 kg di anidride carbonica basterebbe sostituire 60 km di auto con altrettanti di bicicletta.
Parliamo di un’inezia, diciamo 10 km al giorno lavorativo e 10 per il weekend… Il risparmio ci sta e anche consistente.
Se poi un milione di Italiani si mette in testa di fare questa cosa (non necessariamente tutti a Roma sulla Colombo) allora stiamo a 230 mila tonnellate l’anno, cosa che comincia ad essere una riduzione sensibile delle emissioni su base nazionale. L’ambiente dipende anche da noi
A voi studio
mercoledì 22 ottobre 2008
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